Coronavirus: Imprenditore sicurezza a Conte, “rinviare imposte”
Responsabile impresa: anche per aziende con fatturato elevato
Cinquecento dipendenti con commesse sia dal pubblico che dal privato che vengono da realtà produttive della Campania e del Lazio, Valerio Iovinella, amministratore unico della Union Security, società operante nel settore della vigilanza privata, ha inviato una lettera al premier, Giuseppe Conte, e al ministro dell’Economia per chiedere lo slittamento del versamento delle imposte che il recente decreto “Cura Italia” ha rinviato al 20 marzo. “Lo slittamento a maggio – spiega Iovinella – è solo per quelle imprese che hanno un fatturato inferiore ai due milioni di euro mentre per le altre c’è stato un differimento dal 16 al 20 marzo”. “I nostri clienti sono in sofferenza perché non incassano – spiega Iovinella – e quindi hanno difficoltà a pagare, in questi giorni, le fatture. E se noi non incassiamo anche noi abbiamo la liquidità necessaria per l’adempimento regolare del versamento dei tributi”. Diverse imprese, aggiunge ancora l’amministratore unico dell’Union Security, se non vi saranno fatti nuovi “nei prossimi giorni dovranno scegliere se pagare gli stipendi o le tasse”. “Senza dire che anche noi abbiamo obblighi verso le imprese dell’indotto, che a loro volta hanno dipendenti. Intorno ad una impresa come la nostra lavorano altre imprese che forniscono servizi e merci”. “Spero che dal Governo accolgano questo nostro grido di sofferenza – conclude – non solo per noi ma anche per l’obbligo che abbiamo morale di tutelare i nostri dipendenti, che sono tutti padri di famiglia”.