La Piccola Lourdes di “Pianura”
“Un piccolo gioiello”, “un ‘oasi di preghiera “, “una seconda casa”, “il nostro orgoglio”.
Queste sono solo alcune definizioni che i fedeli della parrocchia San Giorgio Martire di Pianura, e non solo, hanno usato per descrivere La piccola Lourdes. Un santuario che nasce ai piedi della Collina dei Camaldoli, una riproduzione fedele del Santuario di Lourdes, fortemente voluto da P. Giuseppe Scotto il quale lo fondò negli anni ‘80, un sacerdote Vocazionista, le cui spoglie sono tutt’ora conservate all’interno della Chiesa ai piedi del santuario stesso. P. Giuseppe Scotto spinto dalla sua devozione alla Vergine Maria, e forte del desiderio Del Padre fondatore della dei Padri Vocazionisti il Beato Don Giustino Maria Russolillo di cui si attende la canonizzazione, per la quale,a quanto ci dice il Vicario Generale, mancherebbe davvero poco. secondo alcune testimonianze raccolte , ad ogni passaggio nel luogo in cui oggi sorge il Santuario il Beato don Giustino avrebbe detto: ”questo un giorno diventerà di Maria”, e don Giuseppe Scotto, ai tempi giovane seminarista fece tesoro di quelle parole, e nonostante tutte le problematiche che dovette affrontare fondò il santuario che ad oggi resta un luogo di grande impatto emotivo e spirituale.
Oggi ricorrenza del Santissimo Nome di Maria, preceduta da 3 giorni di Triduo in onore della Beata Vergine c’è stata una celebrazione presieduta dal Vicario Generale dei Vocazionisti Don Ciro Sarnataro, il quale in questa occasione dice :” un luogo dove la Vergine Maria, sovrastante tutto il territorio di Pianura ,potesse proteggere tutti gli abitanti, ad oggi un luogo visitato non solo dai pianuresi , ma da tutta la popolazione napoletana, e anche da persone provenienti da altre zone della Campania” aggiunge “ ieri da queste parti è divampato un incendio, quasi a voler impedire la normalizzazione delle funzioni liturgiche, ma ancora una volta la Vergine Maria ha vinto ”. Il Santuario si è mostrato in tutto il suo splendore grazie ai lavori di ristrutturazione terminati da pochissimi giorni, pulizia delle sterpaglie, rifacimento dell’intonaco sulle pareti che circondano il santuario,impianto d’ illuminazione con pannelli solari, tutti lavori a cui hanno calorosamente partecipato la comunità parrocchiale e il quartiere tutto. Il Parroco della parrocchia San Giorgio Martire, Don Giuseppe Pugliese ci dice: “in molti mi dicono che sicuramente Don Giuseppe Scotto, ci sorride dal cielo, lui ha dato la vita per questo Santuario”. Un luogo carico di spiritualità, e pace, immerso nel verde, il cemento plasmato dalle mani di due fratelli i quali hanno riprodotto la grotta di Lourdes da una foto, la statua della Vergine Maria scolpita in un bianchissimo blocco di marmo di Carrara. Tutto qui sa di amore e sacrificio come ci racconta un fedele, con gli occhi lucidi e le mani ancora provate dal lavoro. : ” Io posso dire di esserci nato qui, c’ero quando è stato costruito ,ed ero presente quando circa cinquemila persone vennero a vedere il santuario alla fine dei lavori, ero giovane, portavo qui su le persone in sedia a rotelle, arrivavo con la lingua da fuori ma ero subito pronto a ripartire affinché tutti potessero ammirare questo spettacolo”. Sono tante le cose che racconta, con la gioia e la voglia di far conoscere la magia di questo luogo , ma a parole è difficile da spiegare, “Ogni pietra poggiata è stata poggiata con amore e collaborazione di tutti, una catena di montaggio perfettamente funzionante , c’è chi ha dato un contributo economico, chi invece ha impiegato tutte le sue forze , chi ha sacrificato le proprie ferie” anche se di sacrificio qui non se ne vuol proprio sentir parlare :”è una gioia poter dare il proprio contribuito” dicono. La Piccola Lourdes è un luogo di pace, di spiritualità, ma anche di calore, entrandoci ci si sente come accolti da un abbraccio, un abbraccio materno.
A cura di Grazia Ritrovato