Aggrumaglie, la personale di Gino Palomba
Fino al 12 febbraio la galleria di Salvatore Pica, al 16 di via Vetriera a Chiaia, ospita “Aggrumaglie”, la personale di Gino Palomba. L’architetto libico, classe 1941, che vive e lavora a Napoli, espone nella celebre sala Ela Caroli 15 “pezzi” di pittura, tutti realizzati su cartoncino nello stesso formato (50×60) con la tecnica ad olio e qualche intervento di acrilico. In questi squarci artistici il figurativo diventa parte di un mondo soffuso, stemperato nelle sfumature cromatiche di una natura corrosiva e contemporaneamente avvolgente, propaggine e involuzione della materia stessa, che tutta si ammanta sul supporto come se lo ingoiasse, lo fagocitasse, lo inglobasse nella sua propria e impenetrabile essenza. La scelta cromatica assurge nel complesso ad una parte imprescindibile del lavoro stesso, quell’atmosfera, così cupa, così asfissiante e notevolmente sensuale, si veste di tonalità fango, di verdi boscosi, di rossi opachi, di gialli e ocra sporchi, marci; il blu, che raramente diventa cielo o acqua è, invece, petalo di fiore, ramo. In questa natura umana e palpitante, la figura diventa vibrante, i corpi rappresentano un fascio muscolare che si modula in strozzature e volumi fino a convincere l’osservatore di respirare dalla tela stessa. «Pagine senza progetto, frutto di sensi “aggrumati” come visioni, raccolti lungo le opere di giorni in cammino». Queste le parole con cui l’artista descrive la sua produzione, un lavoro accuratissimo e pregevole, trasposizione artistica di una condizione vissuta nel biennio 2009-2010. Alle pareti dello spazio mirabilmente diretto da Pica, che ne è anche il cuore, trovano collocazione perfetta questi lavori, stati d’animo che si liberano attraverso la pittura stessa, una pittura pervasa da inquietudini, sangue, vaghezza, umori, sensibilità altissime e fragilissime. Laureato nel 1968, Palomba partecipa ad una società di progettazione di cui è stato socio fondatore nel 1981 e, successivamente, presidente fino al 1995. Ha prodotto ricerche, oggetti e progetti nel settore del design di arredamento, nell’edilizia industriale, nell’edilizia civile, privata e pubblica. Ha inoltre partecipato, su invito, a mostre di architettura e design. Nel suo ricco curriculum l’eclettico nativo di Homs annovera anche la carica, dal 1995 al 1999, di assessore ai Lavori pubblici della Provincia di Napoli. Il noto architetto, già consulente di enti pubblici, non ha mai accantonato la passione per la produzione artistica, tanto da frequentare il “Corso libero di nudo” presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli e studiare, da ormai quattro anni, pittura presso la Scuola di Nando Pisacane. Prima dell’esposizione alla Pica Gallery, è stato protagonista con le sue opere in diverse collettive, tra il 2005 e oggi, con un gruppo organizzato dall’Associazione “Napoli Nord-Ovest”. Questo grande evento che lo vede impegnato in prima persona rappresenta l’ennesima sfida, l’ennesima scommessa con se stesso, e con quel mondo che, limaccioso e imprecisamente compatto, così bene abita le sue numerose “tavole pittoriche”.
A cura di Rosaria Morra