Incontrare l’uomo ideale rappresenta per molte donne la realizzazione di un sogno. La ricerca del partner perfetto, però, costituisce ancora oggi un’impresa ardua. Tra le numerose circostanze che condizionano la scelta di un compagno di vita, sembra creare maggiore difficoltà quella che spinge una donna a paragonare, inevitabilmente, ogni relazione presente con quella passata del primo amore. Secondo i risultati di una recente ricerca inglese l’euforia della cosiddetta “cotta” adolescenziale può essere, in effetti, causa d’insoddisfazione nella vita di vita coppia in età adulta. Questo perché, a quanto pare, l’intensità del sentimento e l’investimento emozionale producono dei parametri di riferimento poco realistici, in base ai quali si tende poi a giudicare ogni singolo legame futuro. È naturale, quindi, considerare monotono e noioso un rapporto in età matura, se il primo è stato sorprendente e passionale. L’unica soluzione possibile sembrerebbe essere dunque quella di eludere la prima infatuazione. Le donne adulte che hanno conseguito con successo una vita di coppia equilibrata sono di fatto, dicono gli esperti, quelle che hanno capito pragmaticamente quali sono le reali necessità all’interno di un legame. I problemi nascono, infatti, proprio nel momento in cui non solo si cerca di ottenere tutto ciò di cui si ha bisogno in una relazione adulta, ma ci si sforza di ritrovare quell’eccitazione e quella passione del primo amore. È risaputo, invece, che un rapporto serio si costruisce soprattutto sulle basi di una buona comprensione reciproca e di una chiara consapevolezza di dover scendere, alla fine, a compromessi col partner. Tutto sta, suggeriscono ancora gli esperti, a porsi delle reali aspettative di vita insieme, senza superare i limiti della fantasia. Tuttavia, pretendere che una donna smetta di cercare, o anche solo di sognare, il grande amore sarebbe come chiederle di smettere di respirare, di parlare o di vivere. Di certo le numerose favole popolate di valorosi principi azzurri, che condizionano l’immaginario femminile fin dalla più tenera età, non aiutano ad accontentarsi di un partner qualunque. È pur vero, però, che l’amore è l’unico sentimento sincero e spontaneo rimasto e rinchiuderlo entro i confini di rigide regole, per quanto scientifiche, equivarrebbe a snaturarlo e a privarlo di quella magica essenza che permette, da sempre, a una donna di “riconoscere” l’uomo giusto tra milioni di altre persone.

A Cura di Rosamaria Cinquegrana