Al Camp Nou, un’eroica Inter perde 1-0 contro il Barcellona, ma in virtù del successo dell’andata 3-1, si qualifica e stacca il biglietto per la finale, che si terrà il 22 maggio a Madrid. La serata per i nerazzurri inizia male. Dopo aver perso Pandev nel riscaldamento, Mourinho deve far a meno anche di Thiago Motta, espulso alla mezz’ora per un ingenuo fallo su Busquets. Il Barcellona, sostenuto dai 90mila inizia ad attaccare, ma l’Inter formato europeo stringe i denti e rischia solo in chiusura di tempo, quando Julio Cesar è chiamato agli straordinari su Messi. Nella ripresa il Barça insiste, ma i nerazzurri resistono grazie al prezioso lavoro di tutti, soprattutto di Sneijder e Milito, bravi nelle ripartenze e nel pressare gli avversari. Guardiola vuole la “remuntada”, dentro Bojan e Jeffren, fuori uno stanco Ibrahimovic, ancora lontano dai tempi migliori. Mourinho alza le barricate ed inserisce Muntari, tutto procede alla grande per gli interisti, ma all’84 Piquè, sul filo del fuorigioco supera Julio Cesar e riaccende le speranze blaugrana. Il Barça ci crede e la sognata rimonta sembra avverarsi quando Bojan, (lasciato inspiegabilmente solo), infila il portiere avversario. Ma l’arbitro annulla, per un precedente fallo di mano di Tourè. Finalmente arriva il fischio di De Bleecker a sancire la fine delle ostilità, le lacrime si mischiano alla gioia, dopo 38 anni l’Inter è in finale.

Un ringraziamento speciale è per tutti voi lettori, che mi dimostrate il vostro affetto di settimana in settimana.

a cura di Dario Palladino