Intervista al Dott: “Sergio Marlino” specialista della Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica
Il Dott Sergio Marlino uno dei maggiori esperti di fama internazionale, con diversi anni di attività nel settore. Si occupa principalmente di chirurgia del volto e del seno
Durante il suo training ha prestato servizio per un anno, in qualità di Clinical Fellow, presso il Dipartimento di Chirurgia Plastica del Frenchay Hospital, Bristol (UK) dove ha approfondito le tecniche di chirurgia ricostruttiva ed estetica.
Si forma anche in Brasile ed in Francia partecipando a sedute di live surgery. È stato il vincitore della borsa di studio under 40 Aicpe.
È inoltre autore di numerose pubblicazioni su riviste nazionali ed internazionali ed è stato reviewer per la famosa rivista americana Aesthetic Surgery Journal. Partecipa stabilmente ai più importanti congressi nazionali e internazionali di chirurgia e medicina estetica in qualità di relatore.
Negli ultimi anni due tre volte l’anno compie dei viaggi in Turchia per corsi di approfondimento sulle più innovative tecniche chirurgia volto e naso.
Nel suo cv vanta la partecipazione in qualità di Docente al Master di medicina estetica dell’Icamp di Milano.
Dottore, cosa s’intende per medicina estetica e per chirurgia plastica?
La chirurgia presuppone un atto chirurgico e quindi prevede interventi effettuati in sala operatoria; la medicina estetica si riferisce a trattamenti di tipo per lo più infiltrativo che hanno un veloce down time e conseguente celere recupero alla vita di tutti i giorni.
Quali sono i principali aspetti di cui tenere conto riguardo alla chirurgia e alla medicina estetica?
La medicina estetica ha lo scopo di prevenire l’invecchiamento, quindi sfatiamo il mito che effettuare un trattamento significa trasformare i propri connotati ma è consigliato per chi mira a preservare il proprio viso e il proprio corpo.
Anche gli interventi di chirurgia non devono intendersi come responsabili di stravolgimenti del corpo ma sono eseguiti in accordo con lo specialista e con l’obiettivo di mantenere sempre un’armonia naturale e un equilibrio delle forme in rapporto alla propria struttura fisica.
C’è un target di età in particolare che si rivolge al chirurgo?
Ogni età ha un trattamento e tutte le età possono essere trattate. Obiettivo della medicina estetica è far invecchiare bene o regalare un viso più rilassato e meno stanco. Per la chirurgia, tranne l’intervento alle orecchie a sventola o ad un seno molto grande che possono essere effettuati su minorenni, tutti gli altri sono raccomandati esclusivamente a maggiorenni.
La bella stagione è in arrivo. Quali sono le indicazioni su trattamenti e interventi in vista dell’estate?
È da evitare l’estate perché in seguito ad un intervento non bisogna esporsi al sole e in molti casi per circa un mese non è possibile bagnare le cicatrici. È possibile effettuare invece trattamenti di medicina estetica tutto l’anno indipendentemente dalla stagione. A proposito di periodicità è necessario instaurare un rapporto con la medicina estetica come si fa con la palestra: non basta un trattamento per stare bene ma c’è bisogno di periodicità che presuppone normalmente almeno tre volte l’anno.
Quali sono oggi le tecnologie più innovative?
Sicuramente la valutazione tridimensionale del viso e del corpo grazie a QuantifiCare, macchinario già presente nel mio studio. Questo apparecchio all’avanguardia ci consente di effettuare una valutazione oggettiva sia dello stato delle cose ma soprattutto di monitorare i miglioramenti a seguito di un trattamento di medicina estetica o di chirurgia. Per quanto riguarda la chirurgia del seno è possibile effettuare una
simulazione tridimensionale di quello che sarà il risultato finale e quindi scegliere la protesi più adatta a seconda dell’effetto da ottenere.
Lei è rientrato da poco da Parigi dove ha partecipato al Congresso mondiale di medicina estetica. Cosa può raccontarci?
Si è parlato di un tema molto attuale, cioè di come la ricerca della felicità se vista in maniera ossessiva possa creare tanta infelicità nei pazienti, soprattutto nei più giovani, quindi è bene non esasperare il messaggio che il chirurgo plastico possa in qualche modo regalare una nuova vita.