Cirielli (Esteri): Napoli è la capitale del Mediterraneo
“Il Corpo diplomatico partenopeo rappresenta un valore aggiunto” Dibattito con il Vice Ministro degli Esteri sul ruolo della diplomazia nell’Europa dei conflitti presso la sede dei commercialisti a Palazzo Calabritto
“L’Italia nel mondo occidentale rappresenta una grande potenza economica ma soprattutto diplomatica. In quest’ottica, Napoli ha da sempre una forte proiezione internazionale essendo di fatto la capitale del Mediterraneo che le ha consentito negli anni di costruire una classe dirigente dotata di enormi capacità diplomatiche. Il Corpo diplomatico partenopeo costituisce senza alcun dubbio un valore aggiunto per il Paese e per la diplomazia italiana”. Lo ha dichiarato Edmondo Cirielli Vice Ministro agli Affari esteri e alla Cooperazione Internazionale, nel corso della celebrazione del 50mo anniversario del Corpo consolare di Napoli, che si è svolto presso la sede dell’ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli, presieduto da Eraldo Turi.
Il Corpo Consolare di Napoli, guidato dal segretario generale Mariano Bruno, è stato fondato nel 1974 con 25 Consoli, oggi diventati 70, festeggia l’importante anniversario con un ciclo di incontri e dibattiti in programma fino a novembre 2024. E’ un corpo intermedio importante perché con la sua attività ha sempre facilitato i rapporti tra i governi e i paesi e la cooperazione tra gli stessi sia in termini economici che culturali, facendo da cerniera tra Consolati e Istituzioni.
“E’ un ruolo fondamentale, spesso non adeguatamente percepito – spiega Mariano Bruno – ma molto delicato perché ogni Paese ha naturalmente i propri governi, conflitti, orientamenti politici, commerci internazionali, e sovranità. Per questo il Corpo Consolare di Napoli cerca di rappresentare verso le Istituzioni quelli che sono gli interessi comuni senza però entrare nel merito dei rapporti e della sovranità dei singoli Stati, che resta una questione di diritto internazionale assolutamente scevra da qualsiasi influenza”.
Il Corpo Consolare di Napoli ha avuto un’evoluzione importante in termini di presenze: Napoli è infatti la seconda piazza in Italia, dopo Milano, per numero di consolati.
“Il capoluogo campano – continua Bruno – è per elezione e logistica una città multiculturale inclusiva in cui sono rappresentate molte etnie e Comunità, con i Consoli chiamati a difendere interessi e prerogative delle proprie comunità”.
Durante l’incontro si è discusso, fra l’altro, dell’impatto dell’instabilità politica e degli attuali conflitti internazionali su Europa e Africa. Tra le prossime attività in programma del Corpo Consolare ci sono una importante iniziativa editoriale e un progetto di cucina internazionale al quale hanno già aderito 32 Paesi.
“Il Corpo Consolare di Napoli è presidio di pace e legalità – ha sottolineato Eraldo Turi – così come lo sono le ambasciate e tutta la diplomazia italiana. Un ruolo delicato specie in questi tempi di conflitti bellici che hanno ricadute pesanti sull’economia di tutti i Paesi. La città partenopea può svolgere un ruolo significativo nel promuovere politiche di pacificazione e giustizia affinché si crei terreno fertile per far ripartire l’economia nei mercati internazionali e per consentire alle imprese della nostra regione di ritornare ancora più forti e competitive”.
Secondo Vincenzo Moretta, presidente della Fondazione Odcec di Napoli, “abbiamo una straordinaria rappresentanza diplomatica nella nostra regione e celebrare questa ricorrenza nella sede dei commercialisti ha un significato particolare dal punto di vista economico perché il ruolo dei consoli non è soltanto quello di assistere i cittadini degli altri Paesi nelle mille difficoltà ma anche quello di intraprendere iniziative che possano sviluppare rapporti commerciali e imprenditoriali per favorire il processo di internazionalizzazione delle nostre aziende”.
All’evento, moderato dal giornalista Rai Massimo Calenda, erano presenti, fra gli altri, gli Ambasciatori in Italia della Polonia Anna Maria Anders e della Romania Gabriela Dancău, il prefetto di Napoli Michele di Bari, il Presidente della Corte di Appello Eugenio Forgillo, il Comandante Interregionale della Guardia di Finanza Generale Vito Augelli, il Presidente del Tribunale dei Minori Paola Brunese, il Presidente dell’Autorità Portuale Andrea Annunziata, il Presidente Emerito della Corte dei Conti Marchese Arturo Martucci, il Vice Presidente della Camera di Commercio di Napoli Fabrizio Luongo, il Vice Presidente dell’Unione Industriali di Napoli Carlo Palmieri, il Vice Comandante dei Carabinieri Campania Claudio Mazzarese Fardella Mungivera, l’Ammiraglio di Squadra della Marina Militare Salvatore Vitiello e numerosi Consoli ed autorità civili e militari.