RIUSCIREMO UN GIORNO A COMPIERE GLI ANNI A “TRE CIFRE”?
Il dilemma sollevato da un recente studio statunitense riguarda la capacità di un esame di laboratorio di rivelare quanto a lungo potremmo vivere, il potere della nostra longevità.
Pare, infatti, che per soddisfare la curiosità degli ingordi che hanno voglia di spegnere le candeline dei “100” anni, in futuro, potrebbe bastare un test genetico. Seppur tale ricerca sembra essere lontana dalla rapida messa appunto, gli scienziati si divertono a contare le cifre.
Un team di ricercatori della Boston University ha confrontato il genoma di 801 centenari, nati tra il 1890 ed 1910, con quello di 906 persone decedute prima di compiere i cent’anni. Durante le analisi i ricercatori hanno evidenziato 150 differenze in singoli nucleotidi, che più frequentemente si trovano nel genoma dei centenari che in quello dei “comuni mortali”. Questi esperimenti genetici sono congeniali all’abilità dell’organismo di far fronte ad alcuni degli acciacchi dell’età, come la demenza e i problemi cardiaci.
Sulla base di questi risultati, gli scienziati hanno costruito un modello genetico testato su un gruppo misto di centenari e non. Si è scoperto che grazie a tale modello si è in grado di distinguere correttamente, nel 77% dei casi, il genoma di un centenario da quello di un non centenario.
Dunque, la genetica gioca un impegnativo ruolo nel decidere chi supererà il secolo di vita. Basterà un test genetico per sapere se resisteremo fino ai cent’anni? Vivere per saperlo.
Valeria Sorrentino