Statistica Symantec: Roma, la quinta città più virtualmente “infetta”
La Symantec, azienda statunitense leader mondiale nella produzione di antivirus, antispyware e programmi per la salvaguardia della sicurezza dei computer, ha emesso il suo verdetto: il sedicesimo Security Threat Report, ricerca che valuta il livello di difesa medio dei computer di tutto il mondo, ha sancito la sconfitta degli apparecchi italiani, che risultano tra i più colpiti al mondo da infezioni, e terzi nella classifica EMEA sui paesi in cui si concentra il maggior numero di attività elettroniche malevole. Peggio di noi solo Regno Unito e la Germania. La prima delle nostre città “ad alto rischio” è proprio la capitale che, quanto ad attacchi informatici, si piazza al quinto posto nella classifica internazionale. Insomma, per quanto riguarda spam e phishing, diffusione di codici malevoli e la messa in sicurezza delle informazioni confidenziali e dei dati riservati, non ci siamo proprio, e il numero di bot attivi aumenta costantemente; non aiuta la proliferazione dei (seppure apprezzatissimi) social network, la cui popolarità rende molto più semplice la diffusione delle infezioni: essi, infatti, non offrono nessuna sicurezza o difesa al riguardo, limitandosi al massimo a generici messaggi di avviso contro le minacce degli hacker. Mai “passate di moda” sono, invece, le caselle e-mail, da sempre uno dei target prediletti.
Germana de Angelis