Monaco di Baviera
Monaco è la capitale della regione tedesca della Baviera, e con 1.250.000 abitanti è anche una delle città più grandi della Germania. Tra il secolo X e XI, sulle rive dell’Isar viene fondata “Muniche” (cioè “presso i monaci”), un insediamento di monaci del monastero di Tegernsee (lago di Tegern). Lo stemma della città ricorda proprio questo inizio, esso raffigura infatti un monaco detto popolarmente “Münchner Kindl”.
Il confine del centro è segnato dal Vecchio Municipio, costruito fra il 1470ed il 1480 da Jörg von Halspach (detto Ganghofer), che nel corso della seconda guerra mondiale fu in gran parte distrutto.
Sopra il passo carraio c’è la sala del municipio, con la sua volta a botte in legno, che con i suoi ornamenti rappresenta un gioiello del tardo gotico tedesco. Questo era il luogo originario in cui erano esposti i “Moriskentänzer”, 16 figure di legno create da Erasmus Grasser nel 1480, di cui purtroppo ne rimangono solo 10 (esposte nel Museo cittadino di Monaco). Nella torre del municipio, ricostruita nel 1975, si trova un Museo dei giocattoli.
La Frauenkirche (“Chiesa di Nostra Signora”) è chiesa vescovile dal tempo della fondazione della diocesi di Monaco-Freising e chiesa metropolitana delle province della Baviera meridionale.
Nymphenburg è l’antica residenza estiva dei signori bavaresi all’ovest della città, si trova al centro di uno dei più bei parchi di Monaco. Cinque generazioni di principi Wittelsbach hanno contribuito all’ampliamento del palazzo barocco. La storia del Palazzo di Nymphenburg iniziò con il principe Ferdinando Maria, che lo fece costruire per la moglie, quale ringraziamento per la nascita dell’erede al trono Max Emanuel. Nel 1700, lo fece ampliare, per opera di Enrico Zuccali e Antonio Viscardi, aggiungendo le gallerie ed i padiglioni. L’aspetto odierno dell’edificio centrale è opera di Josef Effner, che nel 1715 concepì i pilastri, le finestre ad arco ed i busti. Pochi anni più tardi fu costruita la scuderia, come parte sud del complesso.
Altri edifici interessanti della Damenstiftstrasse sono la casa al n°4, in stile classicistico del 1800 circa, e Palazzo Lerchenfeld un palazzo rococò costruito all’inizio del secolo XVIII da Gunetzrhainer.
Passando per la Herzogspitalstrassse e la Sonnenstrasse, si prosegue fino alla Karlsplatz, detta popolarmente “Stachus”. La piazza fu costruita nel 1791, davanti alla Karlstor, dopo che le mura cittadine furono demolite; insieme alla circonvallazione del centro storico è uno dei punti più trafficati della città. Negli anni 60, Karlsplatz è diventata un punto cruciale della rete della metropolitana e della ferrovia urbana. Il bastione semicircolare con i palazzi per uffici neobarocchi sono di Gabriel von Seidl (1900). La Karlstor, rinnovata nel 1861, è l’ingresso nel centro storico che passa per la seconda cinta muraria, che costruita nel 1391, esistette fino al 1791.
Di fronte a Karlsplatz si trova il poderoso Palazzo della Giustizia, un edificio monumentale della fine del secolo XIX. Fu costruito da Friedich von Thiersch, sul modello dello stile italiano del tardo Rinascimento. Caratteristica è la cupola in vetro sul cortile a lucernario centrale , una costruzione di nuovo tipo al momento della sua creazione. A nord del palazzo di giustizia, si trova il vecchio giardino botanico, fino al 1909 sede del giardino botanico della città. Il portone d’ingresso, con una dedica in latino di Göthe per Max I Giuseppe, fu costruito da Joseph Emanuel Herigoyen. Proprio nel cuore dello stress cittadino, il Vecchio giardino botanico offre un’oasi di sosta e silenzio ideale.
La Künstlerhaus (“casa degli artisti”), sulla Lenbachplatz, fu concepita da Gabriel von Seidl come sede dell’associazione degli artisti residenti a Monaco. Oggi la casa degli artisti, ospita un ristorante ed un piccolo teatro. Sul lato della Lenbachplatz, si trova la Wittelsbacher Brunnen, eretta alla fine del secolo XIX, un opera neoclassica dello scultore Adolf von Hildebrandt. Le figure del giovinetto che lancia pezzi di roccia con cavallo marino e la donna con la coppa che cavalca un toro, stanno a simboleggiare la forza dell’acqua e la sua preziosità per l’uomo.
L’evento senz’altro più famoso, che raccoglie ogni anno nella città migliaia di turisti è l’Oktoberfest. La nascita dell’Oktoberfest risale al 1879 e in particolare alle nozze del re Ludvig I di Baviera con la principessa Teresa di Sassonia. Proprio per questo avvenimento fu disposto il parco che prese il nome di Theresienwiese (“parco di Teresa”). La festa doveva semplicemente consistere in un torneo di cavalieri ma il carattere bavarese prese piede e la manifestazione si tramutò in un’amichevole riunione di bevitori di birra. La birra che scorreva a fiumi fece presto dimenticare sia il matrimonio che il torneo cavalleresco che furono il pretesto per festeggiare ogni anno quella che alla fine diventò la festa della birra.
Nel 1997 l’Oktoberfest festeggerà il suo 185° compleanno visto che solo le guerre e le pestilenze hanno fatto in modo che per un paio di anni non fosse festeggiato.
Ogni anno l’Oktoberfest ha inizio con una parata attraverso la città fino alla Theresienwiese. La parata è composta da persone in abito tradizionale bavarese e da enormi carri carichi di birra e decorati in vario modo dalle case produttrici di birra di Monaco. Alla parata partecipano anche delegazioni di persone in abiti tradizionale provenienti da ogni parte d’Europa (anche dall’Italia). La festa può cominciare solo quando il sindaco di Monaco ha aperto il primo barile di birra piantandovi un rubinetto di bronzo con un enorme martello di legno. L’arte di aprire le botti di birra senza spruzzarsi o sporcare i vicini conferisce, secondo tradizione, grande rispetto. Per questo i sindaci si esercitano a casa già da molto prima dell’Oktoberfest per evitare di bagnare i numerosi giornalisti che assistono all’apertura della prima botte.
Il visitatore che vede per la prima volta l’Oktoberfest rimane sbalordito. L’atmosfera festaiola di questa grandiosa manifestazione è una cosa che difficilmente si riesce a spiegare a parole. Visitatori da ogni parte del mondo affollano le vie della Theresienwiese e soprattutto le birrerie sempre stracolme. Allo stesso tavolo potrete vedere seduti (o più probabilmente in piedi sulle panche a ballare) tedeschi, americani, italiani, olandesi, inglesi, africani e neozelandesi.
Roberta Morano