UCCISO OSAMA BIN LADEN, SI TROVAVA IN UN COVO IN PAKISTAN

Obama-discorso-bin-ladenAnche se accaduto quasi una settimana fa, l’evento di maggior rilievo mondiale della settimana è stata sicuramente l’uccisione di Osama Bin Laden da parte delle forze dell’intelligence americana. La sua morte è stata il risultato di un’operazione degli Stati Uniti ad Abbottabad, in Pakistan, dove da mesi si sospettava si nascondesse il terrorista.

Il presidente Obama ha annunciato l’evento domenica sera, in un discorso televisivo alla nazione.
“Stasera posso riferire al popolo americano e al mondo intero che gli Stati Uniti hanno condotto una operazione che ha ucciso Osama Bin Laden” sono state le testuali parole con cui il presidente americano ha esordito davanti alla nazione.
“Giustizia è stata fatta”, ha poi aggiunto Obama, specificando che i servizi americani hanno identificato il luogo del nascondiglio lo scorso agosto, portando pazientemente a termine l’operazione conclusasi domenica sera e che ha segnato la fine della caccia all’uomo identificato come il simbolo degli attacchi dell’11 settembre 2001.

Dopo il discorso del presidente, sono poi intervenuti in videoconferenza con i giornalisti altri funzionari del governo, che hanno spiegato nei dettagli l’operazione.
Alcuni membri dell’intelligence hanno riferito di aver individuato in Khalid Sheikh Mohammed, uno dei corrieri e più stretti collaboratori di Bin Laden, sin dall’epoca dell’organizzazione degli attacchi dell’11 settembre.
Tuttavia ci sono voluti anni per accertare che l’individuo in questione fosse in vita e la sua precisa posizione: “Quattro anni fa abbiamo scoperto la sua vera identità – ha dichiarato un alto funzionario di Stato americano – E circa due anni fa, dopo mesi di fatica, abbiamo identificato le zone del Pakistan dove il corriere operava”, ha poi aggiunto.
Eppure non è stato semplice individuare esattamente il luogo dove viveva , grazie alla vasta organizzazione di sicurezza messa in piedi dai collaboratori di Bin Laden, ma è stata proprio questa massiccia sicurezza a fornire alle forze americane la certezza di essere sulla strada giusta.
Lo stesso funzionario, proseguendo nelle spiegazioni, ha poi riferito di essere rimasto “scioccato” dopo aver individuato il luogo preciso della residenza di questo corriere. La casa infatti, era circa otto volte più grande delle altre abitazioni della zona, pur trovandosi in un quartiere benestante, ed era circondata da mura di cemento molto alte, contornate da filo spinato. Aveva inoltre due porte di sicurezza del valore di almeno 1 milione di dollari.

binladenUn altro indizio ancor più significativo è stato fornito dal fatto che gli occupanti della casa bruciavano la spazzatura anziché metterla negli appositi contenitori.

Sappiamo della quasi regolarità con cui Bin Laden si spostava da un luogo all’altro, ma diversamente da quanto fatto in passato, questa volta il terrorista aveva deciso di restare in quella residenza da almeno sei mesi, conseguenza anche della mossa dell’amministrazione Obama, che aveva deciso nei mesi scorsi di abbassare il livello di guardia in quella zona, trasmettendo ai terroristi un maggior senso di sicurezza e di conseguenza minor necessità di spostamenti.

Gli ultimi preparativi dell’attacco sono stati fatti domenica alle 2 del pomeriggio, quando il presidente Obama ha incontrato i consiglieri per un’ora e mezza, e dopo aver appreso dell’individuazione di Osama Bin Laden e della certezza della sua presenza nella casa , ha firmato l’attacco, durato in totale 38 minuti e che il presidente ha seguito in diretta.
Dopo il raid “chirurgico”, il corpo di Bin Laden è stato seppellito in mare al fine di evitare di creare un luogo di culto per estremisti e fanatici.

Mario Sabljakovic