Come sarà la casa ecologica del futuro?
Con pareti rafforzate dalle caratteristiche tecniche della cera, i sottotetti isolati e il cemento traspirante. O, almeno, questi sono gli ultimi ritrovati in corso di studio e di implementazione da parte del settore dell’edilizia sostenibile. E l’obbiettivo è quello di proporli sul mercato il più presto possibile. Le api salvano dalla calura estiva Fra le novità, la più fantasiosa, forse, riguarda le vernici protettive per pareti e gli intonaci, entro cui saranno inserite delle micro capsule di cera per trasformare la casa in un edificio auto rinfrescante. L’idea, in sé, è semplice. Quando in estate la temperatura cresce la cera si scioglie, stabilizzando la temperatura su livelli di confort variabili fra i 23 e i 26 gradi. Addio condizionatore, dunque, con quel che ne consegue: costi energetici, inquinamento e, last but not least, manutenzione, poiché le micro capsule saranno in grado di durare per sempre.
La multinazionale delle chimica Basf è stata la prima al mondo a calcolare il proprio bilancio in termini di C02, ed oggi si propone di ridurre del 25% le emissioni per ogni tonnellata di prodotto venduto entro il 2020.”Nell’edilizia sostenibile, abbiamo testato prodotti che sbarcheranno sul mercato a breve — racconta Alessandro Gandini, responsabile settore Construction di Basf Italia — tra questi le microcapsule di cera che vengono inserite nell’intonaco o nelle vernici per pareti”. Sulla stessa linea Knauf, che ha realizzato una serie di lastre, denominate “SmartBoard” contenti un materiale a cambiamento di fase (lo stesso principio insomma utilizzato da Basf) che permette una regolazione attiva della temperatura.Tetti traspiranti al posto dei condizionatori
Altra tecnologia eco-sostenibile ideata da Basf per garantire un isolamento termico ottimale riguarda invece l’utilizzo dei cosiddetti “pigmenti freddi”. Vale a dire particolari particelle in grado di assorbire meno calore evitando così il surriscaldamento degli oggetti, come ad esempio i sottotetti, che in questo modo eviteranno di arroventarsi conducendo poi il calore nelle stanze sottostanti. “Il risparmio c’è – prosegue Gandini – perché, in quest’ultimo caso, non bisogna più ricorrere a climatizzatori”.
Antonio Smorra