ROMA CAPITALE … DELLE DONNE
In occasione dell’iniziativa ‘Roma Capitale delle donne’, Venerdì 10 Giungo 2011 si è svolta in Campidoglio la celebrazione per la promozione del ruolo e della dignità delle donne, sessanta per l’esattezza, scelte con l’ausilio dei principali ordini professionali e delle associazioni cittadine, per essersi distinte nella professione e nel loro ruolo sociale.
Avvocati, medici, ricercatrici, religiose, militari, imprenditrici, stiliste e giornaliste sono state onorate del premio “all’eccezionale normalità” che le rende donne in carriera, ma anche mamme che crescono e si occupano dell’educazione dei propri figli, conciliando magistralmente il lavoro professionale e quello familiare, altrettanto impegnativo e difficoltoso .“Impegnate quotidianamente sia nel lavoro che in famiglia, sono – si legge in una nota del Campidoglio – donne a 360 gradi e costituiscono un esempio di eccezionale normalità, di un’immagine femminile lontana dallo stereotipo della donna oggetto spesso veicolato dai media”.
La cerimonia presentata dalla giornalista Cristina Guerra è iniziata in piazza del Campidoglio – allestita per la speciale occasione , con il logo e i colori di “Roma Capitale delle donne” – con le congratulazioni e le onorificenze del sindaco di Roma, Gianni Alemanno.
Alle 17.00 si è dato via allo spettacolo di attrici, musiciste, danzatrici e stiliste, nelle tre piazze più simboliche della capitale : piazza della Repubblica, piazza Risorgimento ed infine Ponte Milvio . Ad ogni fermata una performance diversa coordinata dalla regia di Ilenia Costanza, per raccontare in chiave ironica “l’essere e il dover essere” delle donne. A seguire, brani letterari recitati da sei attrici dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica, le coreografie di sei ballerine dell’Accademia Nazionale di Danza e la sfilata di abiti disegnati da sei giovani stiliste dell’Accademia di Moda e Costume di Alta Roma.
“Una giornata – afferma la nota del Campidoglio- che vuole anche essere di riflessione sulle politiche di sostegno alla maternità, nell’auspicio di una conciliazione sempre meno faticosa tra lavoro e famiglia”.
A cura di Flavia Sorrentino.