Lady Gaga accende Roma
Una Roma capitale dei diritti dei gay quella che si è vista l’11 giugno 2011 in occasione dell’Europride. In 500mila, arrivati da tutta Europa,hanno invaso la città per rivendicare i diritti gay, lesbo, bisex e transgender. Una marcia ricca di colori partita da Piazza del Cinquecento che si e’ mossa sulle note della madrina, Lady Gaga. La guest star si e’ mostrata al pubblico al Circo Massimo in doppio abito vintage Versace e,l’ormai celeberrimo, caschetto verde.
Salita sul palco poco dopo le 21,non ha esitato ed ha esordito così: “La prima volta che mi sono avviata in questo viaggio artistico e musicale ero una semplice italo americana, Stefani Joanne Angelina Germanotta. Man mano che mi sono avvicinata a voi con la musica e l’arte e la moda, la celebrazione della nostra individualità, mi è apparso chiaro che la mia missione era diventare parte di questa comunità Lgbt(acronimo di Lesbiche,Gat,Bisex e Transgender) . Oggi e in realtà ogni giorno, noi lottiamo per la libertà e la giustizia. Chiediamo ugualianza piena.Sono arrabbiata come voi. Dobbiamo dare prova della nostra rabbia e della nostra pena e difendere l’amore.”Nel mio paese uso Internet per cercare questa giustizia sociale. Io come voi, voglio essere parte della democrazia e avere una voce in capitolo in questa lotta. Noi vogliamo essere attori di questo cambiamento.
Ora parliamo di Europride. Alzate le mani, voglio vedervi tutti. Questa non è solo una festa ma noi siamo qui oggi per difendere l’amore. Voglio ringraziarvi tutti. Ciao Roma! Mi sono svegliata questa mattina nel mio albergo in questa città bellissima e subito ho iniziato a sentire l’eccitazione, grazie, grazie tantissimo per aver permesso alla mia musica di poter entrare tra di voi. Sono orgogliosa di essere qui. Grazie a tutti quelli che combattono per la comunità. Grazie, abbiamo bisogno di leader.Dobbiamo andare avanti nella difesa dell’amore. Siamo qui insieme per difendere i dirittti umani, per porre fine alla discriminazione. Ho parlato di queste cose in tutto il mondo, sempre ricordando queste cose. La diseguaglianza ancora si sente in molti governi. Russia. Lituania, Polonia. Libano. I Paesi del Medio Oriente. Non c’è un solo esempio di cattive leggi. Ci sono tante, troppe leggi che hanno effetto su queste persone che non riescono a integrarsi e che arrivano anche al suicidio. Io sono una cittadina del mondo e chiedo ai governi, lo chiedo qui di fronte al mondo, aiutateci. Quando potremo sposarci? Quando potremmo non essere più oppressi?“.
Dopo questo discorso(durato più dell’esibizione) la cantante di è seduta al pianoforte ed ha intonato un medley di due canzoni estratti dal suo ultimo album “Born this way” infuocando la folla che la acclamava con foga. Un successo di risonanza mondiale quello dell’Europride che è riuscito nell’ambizioso compito di portare a Roma mezzo milione di persone per ricordare a tutti che “amare è un diritto umano”.
Elisabetta Rasicci