Brunetta vs precari: chi rappresenta la maggioranza, in Italia?
Il 14 giugno, quando alla sede della Macro era in corso il Convegno sull’innovazione era ospite l’Onorevole Renato Brunetta, in qualità di Ministro incaricato al ramo dell’Innovazione, che di onorevole ha dimostrato di avere ben poco. Durante l’evento hanno preso la parola personalità del calibro del celebre Umberto Vattani, Presidente dell’ICE, l’Istituto per il Commercio Estero, che probabilmente non immaginavano che piega avrebbe preso la conferenza. La piccola sala semideserta ospitava infatti, oltre ai giornalisti, una piccola folla di persone poco entusiaste dell’evento, tra le quali alcune manifestavano silenziosamente contro il flagello che appesantisce grandissima parte dei lavoratori del Paese: il precariato. Dopo il suo intervento, il Ministro Brunetta ha dato la parola a due ragazze che avevano chiesto all’Onorevole di poter porre alcune domande, e le ha invitate a salire sul palco.
Appena le ragazze si sono presentate, annunciando di fare parte della rete di lavoratori precari, il signor Brunetta ha salutato con un “Grazie, e arrivederci”, ed è saltato giù dal palco, aggiungendo: “Siete la parte peggiore dell’Italia, con voi non parlo”. Scortato dalle guardie del corpo, l’Onorevole si è diretto a passo spedito verso l’uscita, ed ha strappato uno striscione portato dagli altri membri della rete a sostegno dei precari che recitava, nella sua funzione di sbarramento: “Si scrive Innovazione, si legge precariato”. Inutile dire che il gesto ha subito alterato i presenti: infatti una folla di una decina di persone ha inseguito il Ministro nella sua baldanzosa ritirata verso la BMW di servizio. Mentre il Ministro si ritirava, le due ragazze, dopo avergli ricordato che sono proprio i precari a far andare avanti l’Italia, hanno continuato ad esporre il loro punto di vista alle persone rimaste in sala.
Nel mentre, all’esterno dell’edificio succedeva un pandemonio: da una parte, guardie del corpo che s’accapigliavano con i cittadini presenti che si avvicinavano oppure osavano una parola di troppo, e persone completamente fuori di sé dalla rabbia che cercavano di farsi ascoltare da chi, in teoria, occupa la sua poltrona proprio al servizio di tutti i cittadini. Il Ministro inizialmente ha cercato di rispondere alle accuse ma, trovandosi impreparato, ha optato per una fuga strategica. Una volta raggiunta l’auto blu sgusciando fra cittadini e guardie del corpo, Brunetta si è ritirato evitando ogni domanda, su un problema che in effetti potrebbe dirsi creato da lui. Che sia la controparte reale alla figura letteraria del dottor Frankenstein? In ogni caso, la “creatura” replica: “L’Italia peggiore è fatta da chi insulta questo paese. Chi non se ne va, chi studia, chi lavora, chi lotta per i proprio diritti rappresenta l’Italia migliore, un’Italia che vuole rispetto”.
Germana de Angelis