Successo al Maschio Angioino per il musical “dal Lido Pola…. Trasmette Napoli”
Si è svolto presso la meravigliosa sede del Maschio Angioino di Napoli, nella kermesse “Ridere” il musical “dal Lido Pola…. Trasmette Napoli” prodotto da Patrizio Tabacchini per la regia e coreografia di Enzo Castaldo.
La storia si svolge proprio a Napoli e racconta di tre coppie di artisti che rientrano dopo una lunga permanenza di vari anni in Sudamerica con la speranza riposta in un ingaggio di lavoro fatto da un’impresario che ha fatto fortuna: Saverio Pola ( impersonato da Tommaso Fichele) che proporrà agli attori di restare a Lido Pola con un contratto di dieci anni, ma in cambio di una contropartita: che venga inserita nella compagnia, in maniera indiscutibile, la sua attrice favorita Filumè (Alessandra Iorio) di cui è anche follemente innamorato.
Il gruppo, che accetta con entusiasmo il compromesso, è composto dai fratelli Fernando (Massimo Masiello) e Alonso De Lollis (Maurizio Murano), e dalle loro rispettive mogli Diana Deii (Carla Schiavone) e Nadia Gold (Simona Esposito), da uno stravagante ed esilarante coreografo sudamericano (Antonio Romano) e dalla cantante argentina Conchita Do Sol (Anna Capasso), che volendo primeggiare a tutti i costi crea discordie e gelosie tra le altre protagoniste della scena, alla quale rinuncerà ma per progetti internazionali che la vedranno finalmente protagonista verso “lidi” lontani.
Lo spettacolo, allietato per circa 2 ore e mezza da canzoni di genere classico faranno tornare ai momenti lontani della giovinezza a coloro che non le sentono più interpretate da artisti indimenticabili quali Nino e Carlo Taranto, Carlo Giuffrè e tanti altri che hanno avuto e hanno ancora un forte significato per la città stessa come anche il rappresentante del varietà di una volta, Vittorio Marsiglia, che viene ricordato con le sue canzoni in molti momenti dello spettacolo e che fortunatamernte possiamo goderci dal vivo.
Faranno, conoscere “queste poesie” musicate al pubblico della nuova generazione, che, invece, conosce meno bene o che non conosce affatto. Insomma una full-immersion di emozioni alle quali non si poteva proprio rinunciare.
A cura di Cinzia Loffredo