LIBIA: ASSALTO ALLA ROCCAFORTE DI GHEDDAFI
Un annuncio ufficiale da parte del Consiglio transitorio libico da Tripoli, ha rivelato che all’alba, cinque razzi, lanciati dalle forze di Gheddafi, hanno colpito una fabbrica utilizzata come ospedale da campo. I medici presenti, hanno rassicurati sostenendo che non ci sono state vittime né feriti.
In mattinata, la strada che porta al centro della città, è caduta nelle mani dei ribelli, che dopo aver lanciato l’attacco a Sirte, città natale di Gheddafi, sono entrati a Bani Walid, feudo delle forze lealiste.
Le forze armate del Consiglio nazionale di transizione, hanno comunicato di aver subito numerose perdite nella battaglia per il controllo di Sirte; si contano infatti, 11 morti e 34 feriti.
Intanto, ieri la Nato ha fatto sapere che il 15 % delle forze fedeli a Gheddafi sono ancora operative.
I ribelli, che hanno già preso il controllo di Gardabya spiegano che si aspettano ancora combattimenti con gli uomini del Colonnello, ma sperano di prendere il controllo totale di Sirte, già oggi.
Dopo Sarkozy e Cameron , è arrivato a Tripoli il primo ministro turco, Erdogan, ma la visita dei presidenti francese e britannico, hanno costretto quest’ultimo a rinviare di un giorno il suo arrivo e tale mossa è stata giudicata ad Ankara come un dispetto di Sarkozy. Pare infatti, che tra i due non corra buon sangue, in quanto l’inquilino dell’Eliseo è il più strenuo oppositore all’ingresso della Turchia in Unione Europea.
Il portavoce di Gheddafi, Moussa Ibrhaim, ha attaccato Sarkozy e Cameron accusandoli di voler trasformare la Libia in feudo dell’Occidente, queste le sue parole: “ La Francia cerca di rafforzare i suoi agenti in Libia e la Gran Bretagna di favorire figure politiche che le sono alleate. La loro visita inaugura un progetto di colonizzazione in Libia e costituisce l’annuncio ufficiale dell’inizio della sua applicazione”.
Mario Sabljakovic