Ed è ancora…. crisi!

crisiIn una settimana in cui l’atmosfera è divenuta particolarmente fervente ( non perchè il processo articolato della crisi economica abbia conosciuto unicamente questo lasso di tempo per farci apprendere la sua complessità) , gli umori di una intera comunità di cittadini italiani rifllettono come non mai un grave malcontento nella misura in cui vicende esterne, ma non estranee alla nostra politica, ne hanno inficiato ancor di più la corsa ai ripari. Moody’s ha tagliato di due livelli il rating di otto banche greche e l’outlook per tutti gli otto istituti è negativo; calo delle principali borse europee.. Situazione a dir poco preoccupante!

Nell’assemblea degli industriali tenuta a Firenze, chiaro e quasi risolutivo si manifesta l’intervento di Emma Marcegaglia (presidente Confindustria) , la cui argomentazione ruota intorno ad una probabile scissione dalle responsabilità del governo a causa di una tanto agognata politica d’urto che elevi l’Italia dall’attuale condizione, che la stessa definisce di stallo e per la quale il governo non sembra fare tanto (ecco il motivo alla base di un’eventuale scissione). Si parla dell’introduzione di un Manifesto per le imprese che, a dire della presidentessa, riguarderebbe l’Italia in toto , contemplando così, un concreto progetto di rilancio economico. Riduzione della spesa pubblica, riforma delle pensioni, vendita dei beni pubblici così da diminuire ogni sorta di clientelismo; liberalizzazioni, infrastrutture , e infine, non per minore importanza, la riduzione delle tasse a chi “mantiene in piedi il paese” : lavoratori e imprese. Intanto diminuiscono le occupazioni, ci si spazientisce nell’immaginare un futuro economico che possa garantire un margine di equilibrio all’interno del paese. Si è detto, addirittura, di una fase storica, riferendosi a quella attuale, che designerà un difficile avvenire nel caso in cui provvedimenti immediati non vengano approntati. E a questo momento si affiancherebbe un probabile augurio della società italiana, dei giovani, in particolare : quello di fare in modo che le speranze non cadano e che non vengano vanificati gli sforzi di chi deve andare avanti!

Francesca Morgante