Le donne del nuovo millennio e il loro rapporto con la casa
Quali sono le caratteristiche della donna del nuovo millennio e come si riflettono nel suo rapporto con la casa?Le indagini di Casa.it delineano il profilo della donna italiana d’oggi, che, dotata di grande senso pratico, prosegue il suo cammino verso l’emancipazione. Il tradizionale desiderio per una casa spaziosa si scontra con la dura realtà e le donne italiane si rivelano molto concrete al momento della ricerca di un’abitazione, puntando per lo più su dimensioni contenute, 60-80 mq (27%) o 80-100 mq (23%), o, soprattutto nel caso delle single, su monolocali e piccoli appartamenti fino a 60 mq (19%). Le donne sono anche le principali protagoniste delle scelte di arredo dove possono dar sfogo al proprio estro creativo. Chi convive con la dolce metà, cerca di coinvolgere il partner nelle decisioni relative all’arredamento per trovare soluzioni in sintonia con i gusti comuni (70%), ma non mancano i casi in cui hanno carta bianca e restano le registe indiscusse delle scelte di interior design (16%). In molti casi (28%) il gusto della donne pervade tutta la casa, ma come da tradizione, la stanza che più riflette il carattere femminile è la cucina (20%), anche se salotto (18%) e camera da letto (19%) si contendono lo scettro della femminilità. L’animo accomodante è evidente quando si tratta di condividere spazi comuni, poiché il 41% dichiara di non avere particolari difficoltà. Quello che forse può stupire è che le donne non siano tanto gelose di cucina e fornelli (15%) quanto del proprio bagno (24%), un luogo in cui probabilmente amano coccolarsi e regalarsi del tempo tutto per sé. La stanza più amata dalle single è invece la camera da letto (32%) e lo spazio che troverebbero più difficile condividere è l’armadio (32%). L’indipendenza delle italiane emerge anche dall’età in cui lasciano il nido e ricercano la propria autonomia. Sembrerebbe che le donne siano leggermente più intraprendenti dei maschietti: il 19% lascia la casa dei genitori non ancora ventenne e il 32% tra i 20 e i 25 anni (contro rispettivamente al 16% e al 25% degli uomini). Anche se il motivo principale per cui si lascia il nucleo natale è quello del matrimonio/convivenza (46%), sembra che siano più spesso le donne a fare questo passo per motivi di studio (il 13% rispetto al 7% degli uomini), dimostrando che ormai investono sempre più nella loro cultura per riuscire ad affermarsi anche nel mondo del lavoro. Con questa grande motivazione, sono disposte, con maggiore frequenza, a rimboccarsi le maniche cercando un lavoro per mantenersi (il 9% contro il 5% degli uomini).
Vincenzo Torino