Parigi è femminilità
Diciamolo: Parigi vuole riconquistare il ruolo di capitale assoluta della moda. E lo fa proponendo una moda per la prossima primavera estate decisamente femminile, fatta apposta per esaltare ogni donna. A modo suo, ogni stilista interpreta questo mood. Karl Lagerfeld propone un guardaroba che evoca le iridescenze degli oceani fra abiti medusa di organza plissé, tuniche decorate da cespugli di ruche come alghe e scarpe silver dal tacco finemente lavorato, effetto conchiglia o corallo. Obietitvo mare anche per Givenchy, che disegna una collezione che inneggia agli abissi, con giacche dalle lunghe code e pantaloni scuba molto aderenti, in contrasto con una collezione dichiaratamente “soft”. Destinazione Marocco, invece, per Yves Saint Laurent, con suoi colori, dal verde Nilo al militare, fra ruche di design e scarpe Sixties, rivisitate. Anche Valentino pensa al viaggio, svelando una turista di lusso, in bilico fra gli anni ’20 e i ’40, coperta di pizzi che avvolgono anche le nuove espadrillas e trine delicate in tinte pastello.
Stella McCartney migliora, collezione dopo collezione e questa volta propone linee scivolate e corti vestiti a tunica, animati da micro-disegnature Paisley, tagli “a onda” e pantaloni dalla morbida silhouette.
Dior reinventa l’abito Bar. Icona della maison, viene rivisto nelle proporzioni: più corto (al ginocchio) e più alto in vita. Tra gli accessori spicca la lady Dior in paglia di Vienna.
Angeli e tentatrici sono le donne di Lanvin, che punta molto sulle spalle, immaginate come ali e lancia soprabili e giacche dei tailleur senza maniche.
Originale come sempre Vivienne Westwood, il cui pezzo forte sono le divise alla Mao tse-tung, oltre a vestiti drappeggiati alla tuareg.
Tocco finale per Chanel, con le borsette come la classica 2.55, ridotta a un fagotto di pelle preziosa. E ancora abiti con panier plissettati e stampati dai motivi pittorici astratti, quasi fossero dei graffiti policromi.
Serena Smorra