I chip NFC per riconoscere la merce contraffatta
Anche se sul mercato non sono ancora disponibili moltissimi modelli che integrano il sistema NFC, ovvero Near Field Communication, le prospettive d’utilizzo sono davvero molto promettenti. Come saprete questa tecnologia permetterà infatti di realizzare i pagamenti con carta di credito in maniera facile e veloce, semplicemente avvicinando lo smartphone a una console senza la necessità di inserire alcun codice PIN. Ma proprio come i chip RFID, la NFC non ha bisogno di una fonte autonoma di energia elettrica per funzionare, attivandosi mediante irradiazione elettromagnetica. Perché dunque non dotare la merce d’autore, ovvero firmata, di un chip che permetta il riconoscimento dell’autenticità mediante NFC? Questa è l’idea alla base del modulo di sicurezza Vault150, sviluppato dalla ditta francese Inside Secure. Gli usi di questo prodotto sono innumerevoli, dalle scarpe alle borse fino ad arrivare alle bottiglie di vino e agli occhiali da sole. In questo modo si realizza ancora di più quella realtà denominata dagli specialisti di settore”Internet of Things”, ovvero una rete che collega non le persone attraverso i computer, ma gli oggetti e i loro comportamenti.
A cura di Paolo Fusco