Inter: Arriva la Champions
Dopo 45 anni la Coppa dei Campioni torna a Milano, sponda nerazzurra. Adesso si chiama Champions League, ma la sostanza non cambia: l’Inter è sul tetto d’Europa.
Massimo Moratti, dopo 15 anni di presidenza finalmente eguaglia il padre Angelo, che nel lontano 1965 aveva conquistato la prestigiosa coppa. Cornice spettacolare di quest’ultima vittoria non poteva che essere il Santiago Bernabeu, lo stadio per eccellenza, lo stadio dove il fascino si mischia all’emozione, creando un’atmosfera particolare che si sfiora con un dito. Stagione da incorniciare per l’Inter, che dopo la coppa Italia e lo scudetto porta a casa anche la Champions. Eroe della serata è il solito Milito, che con una splendida doppietta stende il Bayern e stacca il biglietto per i prossimi mondiali. Al fischio finale, le migliaia di persone accalcate in piazza Duomo davanti ai maxischermi, si sono riversate festose per le strade di Milano. L’apoteosi nerazzurra è proseguita sul prato di San Siro, dove in 50 mila, hanno accolto la coppa dalle grandi orecchie. Per festeggiare l’evento, l’antica pasticceria milanese “Bastianello”, ha omaggiato la società con una vera e propria scultura di cioccolato. La scultura, di oltre 270 chili, raffigura la Champions League con i due presidenti Moratti e tutti i personaggi più importanti della storia passata e presente del club, compreso il suo allenatore. L’uomo della svolta è stato proprio lui: Josè Mourinho, spesso criticato per la sua sincerità e per la sua schiettezza, in contrasto con gli standard del calcio italiano, ma l’unico in grado di cambiare la mentalità di una squadra e trasformarla in vincente. Non sappiamo se lo “special one” continuerà la sua avventura italiana (probabilmente no), ma se dovesse lasciare per il nostro campionato sarebbe una grave perdita: “onore a te Josè”.
A cura di Dario Palladino