La prima impressione è quella che conta!

ClairvoyanceCara Rossella,

amo ancora una donna da cui ho subìto feroci cattiverie e non so staccarmi da lei, né dalla sua immagine che ancora riempie i miei pensieri, né dal ricordo di un periodo meraviglioso anche se poi miseramente finito con un finale squallido che mi ha distrutto l’esistenza. Però la colpa è mia, soltanto mia, perché all’inizio, quando l’ho conosciuta, ho avuto come una strana sensazione nei suoi riguardi, una specie di attrazione-repulsione, come se avessi intuito il suo animo freddo, cinico,calcolatore, spietato, che però poi ha ben nascosto in questi cinque anni tra convivenza e matrimonio. Ora mi trovo solo, con un doppio dolore : quello del distacco da lei unito alla scomparsa di mia madre. Infatti mi ha lasciato nel momento della sua morte, lo stesso giorno, dicendo che da tempo stava meditando questa decisione e che sarebbe stato inutile continuare solo per pietà nei miei riguardi. Questo non glielo perdono e mi auguro, per ogni mia prossima conoscenza, di dare retta al mio intuito senza farmi condizionare da apparenze costruite per ingannare.

Luigi

Caro Luigi,

mi spiace non aver potuto riportare per intero la tua lunga lettera.Ti ringrazio per avermi confidato le tua amarezze e per alcune situazioni di cui mi chiedi consiglio, penso che dovrei risponderti privatamente. Non ricordo chi ha scritto “L’amore è il più sublime degli autoinganni : ci innamoriamo di quello che noi “vediamo” nell’altro “. Com’è vero! Noi ci ri-conosciamo nell’altro, lo vediamo come specchio di noi. Ma tu, a differenza della tua ex, possiedi un’anima bella e sappi che questa persona non merita nemmeno il tuo ricordo! Con minuziosa precisione hai riportato quelle strane percezioni del vostro primo incontro e devo ammettere che hai perfettamente ragione:l’intuito non tradisce. Dovremmo tutti fidarci di queste sensazioni, di questi presentimenti, di questo lampo che proviene dall’inconscio e di cui allontaniamo la comprensione quando siamo troppo coinvolti, sostituendolo con una realtà oggettiva che ci allontana dalla verità. Captiamo informazioni impercettibili che svaniscono se coinvolti emotivamente, perché certe cose,forse, preferiamo non capirle, non vederle.Devo confessarti che spesso il mio intuito ha fallito, pur ritenendomi veloce sia nel cogliere sottili sfumature caratteriali sia valutando prontamente le situazioni. Sai quando mi è capitato? Quando sono stata coinvolta negli affetti, nei sentimenti, nell’amore. Questo conflitto fra istinto, ragione e sentimento spesso ci rende sprovveduti, incapaci di intraprendere la strada giusta. Quante volte mi è capitato di tornare indietro con la memoria ricordando le prime impressioni poco positive su alcune persone, come se la mia anima avesse “riconosciuto” nell’anima dell’altro una stonatura, un qualcosa di disarmonico e con una vocina interiore mi avvisasse di fare attenzione. Lo sbaglio è di non ascoltare quella voce che dopo poco viene soffocata da altri messaggi più razionali, deviando la nostra percezione, distraendoci da importanti verità. Col tempo e l’esperienza ho compreso che mai bisogna diffidare di queste sensazioni …Ah, mio caro Luigi, come ti capisco:se avessi dato retta al mio istinto quante sofferenze avrei evitato!

Rossella Argo