Cosmetici: Causa di tumore al seno?
In seguito alla pubblicazione dell’articolo del Professore Kortenkamp del Centre for Toxicologyalla School of Pharmacy dell’Università di Londra, si riapre un importante interrogativo riguardo la contribuzione dei cosmetici nello sviluppo del tumore al seno. Kortenkamp afferma la pericolosità dei parabeni, dei composti organici che sono utilizzati come conservanti nell’industria cosmetica, farmaceutica e alimentare. Tale teoria si basa su un precedente studio della dottoressa Darbre, dal titolo “Concentrations of Parabens in Human Breast Tumours” pubblicato nel 2004 sulla rivista Journal of Applied Toxicology. Secondo tale tesi, i parabeni tendono ad imitare gli estrogeni, ormoni femminili, e non riuscendo ad essere smaltiti dall’organismo; alimentano lo sviluppo fisiopatologico del tumore al seno. La dottoressa ha riportato, in seguito a test eseguiti su campioni malati, che gli estrogeni e gli estrogeni composti rappresentano una delle maggiori cause di tale tipologia di cancro. I parabeni divengono maggiormente dannosi a contatto con altri agenti chimici, provenienti, per esempio, da deodoranti o creme per il corpo. Seguendo questa teoria, per diminuire una significativa percentuale di casi, bisognerebbe analizzare con maggiore attenzione i prodotti utilizzati e revisionare le proprie abitudini, poiché il contatto con tali agenti avviene, molto spesso, nell’ambiente domestico.Naturalmente sono seguite le immediate risposte delle case cosmetiche e farmaceutiche. In primo luogo dalla francese l’Oreal, per poi spostarci in Italia con l’UNIPRO (Associazione Italiana delle Imprese Cosmetiche), che afferma che non vi è alcun legame tra il cancro e lacomposizione chimica dei prodotti cosmetici, in quanto la percentuale di para beni nei campionimalati è minima. Inoltre ribadisce che un controllo e una selezione sugli elementi più dannosi è già stata effettuata, i prodotti non comportano alcun danno per la salute umana e sono stati approvati dalla Commissione Europea, quindi il loro utilizzo non comporta alcun rischio.Anche in seguito alle rassicurazioni delle industrie, il dubbio rimane. Entrambi affermano di basare le proprie tesi su studi scientifici precisi e dati oggettivi. Dato, però, che le due teorie si escludono a vicenda, è difficile costatare quale sia la realtà dei fatti. Comunque è certo che se gl istudi della dottoressa Darbre fossero esatti, tramite una più attenta prevenzione, si potrebbe diminuire una notevole percentuale di casi di tumore al seno. Mentre questo comporterebbe un passo indietro per l’industria cosmetica, significherebbe, invece, un enorme passo avanti per la medicina.
Sara Falcone