SHARON ED IL SUO IMPEGNO UMANITARIO
In un salotto milanese per l’inaugurazione della nuova boutique Damiani, la sempre attraente ed affascinante Sharon Stone si racconta con tali parole: “C’è un momento nella vita di ognuno di noi in cui in cui una parte del tuo destino ti viene rivelata in modo chiaro. Quel momento per me è stato quando la Make a Wish Foundation, mi ha chiesto di esaudire il desiderio di una bambina malata di AIDS: desiderava che l’aiutassi a preparasi per il ballo scolastico, ma mi è stato subito chiaro, quando l’ho vista, che non sarebbe mai stata in grado di partecipare a quel ballo. A lei bastava che le trasmettessi l’esperienza di cosa sarebbe stato andare ad un ballo, si accontentava di questo. Ho trascorso con lei tutta la giornata, è il suo coraggio, la sua incredibile bellezza e la sua dignità, rimangono tutt’ora con me, come una guida. Quell’esperienza è stata una lezione: mi ha insegnato che non ha senso preoccuparsi di quanto giovani o vecchi siamo, perché il solo poter invecchiare è una tal fortuna che dobbiamo essere grati di questo. E il mio modo di essere grata è condividere parte della mia fortuna con i bisognosi”.
Durante la sua collaborazione con Damiani e l’associazione Drop, Sharon afferma: “In Africa abbiamo visto cose incredibili, interi villaggi alle presi con la mancanza d’acqua assoluta. Donne sieropositive costrette ad allattare i loro figli sani rischiando di contagiarli con il virus. Noi in un solo anno siamo riusciti a costruire 50 pozzi cambiando la loro vita.
Ora il nostro obiettivo è quello di convincere il World Diamond Council a devolvere l’1% dei loro ricavi in favore dello sviluppo delle zone dove i diamanti vengono estratti”.
A cura di Flavia Sorrentino.