Versioni di latino vendute su Facebook, sospesi sei alunni a Padova

facebookEra un mercato che andava avanti ormai da qualche tempo quello smascherato dagli insegnanti del liceo “Tito Livio” di Padova, che vedeva in vendita merce come versioni di latino e greco.
La tariffa base praticata dagli alunni “commercianti” era di 5 euro per una traduzione semplice da internet ma con qualche euro in più si poteva avere anche un commento personale dettagliato, il tutto organizzato e gestito tramite un gruppo di Facebook, l’ormai celeberrimo social network.
Ma, come si sa, Facebook è una vetrina aperta a tutti, ed infatti sono stati proprio gli insegnanti dello stessi liceo a smascherare il traffico di versioni, che vedeva gli studenti delle classi superiori a capo di un vero e proprio business, con tanto di suddivisione dei beni in percentuali, a seconda del ruolo svolto nelle transazioni con gli studenti dei primi anni.

Il meccanismo, già rodato da alcuni mesi, prevedeva che, non appena l’insegnante affidasse alla classe la versione da svolgere, l’alunno interessato uscisse per incontrare i traduttori, cui consegnava il testo che in tempi rapidi sarebbe stato tradotto tramite internet. La versione era strettamente personale e non cedibile a terzi e, come già detto, era possibile richiedere anche una certa “personalizzazione” della versione sborsando una cifra superiore. Alcune volte la traduzione arrivava all’interessato direttamente via sms sul cellulare. Un servizio completo insomma, ma che ha visto i sei studenti responsabili sospesi da due a dieci giorni, con pene diverse per ogni alunno in base alle responsabilità nella vicenda.

E mentre il portale “Scuolazoo” difende i ragazzi sostenendo che in fondo almeno una volta nella vita tutti abbiamo copiato, i genitori degli studenti colpiti dalle punizioni promettono battaglia impugnando in altre sedi il provvedimento a carico dei figli. La scuola, d’altro canto, difende la propria immagine, sottolineando che si tratta di un caso isolato.

Il liceo classico “Tito Livio” è considerato il fiore all’occhiello della città di Padova, ed è nello stesso liceo che nel lontano 1943 si è diplomato l’attuale Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Nei mesi scorsi, inoltre, l’istituto si è impegnato in maniera attiva contro la riforma dell’istruzione ed i tagli alla scuola pubblica, inviando ben 700 lettere di protesta regolarmente affrancate al Ministro Gelmini.

A cura di Mario Sabljakovic