Anna Wintour colpisce ancora: la direttrice di Vogue USA zittisce una giornalista dell’Ansa
Che Anna Wintour fosse famosa per la sua severità,più che per la sua professione,è risaputo a molti.
Che la sua immagine è,inesorabilmente,accostata a quella,eterea,e gelida,di Miranda Priestly ne “Il Diavolo veste Prada” è dato di fatto.
Che zittisse una giornalista italiana durante un pranzo, avanti alla platea, è l’ultimo,geniale,colpo della direttrice di Vogue che non si smentisce mai.
Il caschetto biondo di Anna verrà ricordato anche quest’anno per aver fatto colpo ad una settimana della moda.
Dopo le dure critiche,di un anno fa,alla moda italiana e all’Italia,Anna Wintour quest’anno si è fatta ricordare per un altro episodio che,a raccontarlo col senno di poi,fa sorridere ai più.
Pare infatti che la giornalista dell’Ansa,Roberta Filippini,sia stata,amaramente,sgridata dalla direttrice di Vogue USA durante il pranzo d’apertura dedicato all’anteprima della mostra” Schiapparelli and Prada:impossible conversation”.
Che il nome sia segno del destino lo lasciamo dedurre ai posteri,che la Filippini sia stata bacchettata dala Wintour perchè parlava al telefono è la motivazione di tanto scalpore.
La scena di è svolta in questo modo: Roberta Filippini,nota inviata di moda dell’Ansa,si trovava al tavolo accanto a quello di Anna Wintour durante il banchetto,improvvisamente il celluare della giornalista inizia ad illuminarsi(apprezzabile l’idea di eliminare la suoneria che è passata in secondo piano) . E’ la redazione dell’Ansa che la chiama per un’urgenza.
Spinta dalla professionalità la Filippini decide di rispondere e,peccando di ingenuità,invece che alzarsi ed uscire un secondo a chiarire la questione in corso,inizia a sussurrare a voce impercettibile con l’altro capo del telefono.
Anna Wintour,infastidita da questo atteggiamento, poco consono all’evento che si stava svolgendo,con estrema tranquillità si alza,dirigendosi dalla giornalista,ignara di tutto,le da due colpetti sulla spalla e con un,inequivocabile,gesto delle dita rivolte alle labbra,le intima di zittirsi.
La sala delle Cariatidi del Palazzo Reale a Milano si è gelata per un secondo alla visione di quel gesto mentre Andrew Bolton,curatore del Costume Institute del Metropolitan museum di New York,continua il suo intervento,restando all’oscuro dell’accaduto.
Roberta Filippini,interrogata a riguardo,ha ammesso senza vergogna” Mea culpa,mea culpa,ho torto ma non era una messa e non era un funerale.A mia parziale discolpa,posso dire che il telefono non ha squillato e io stavo comunicando in redazione la notizia del ritorno di Jil Sanders come creative director del suo marchio.Non ho fatto un ruttino e lei non mi ha dato una sberla”
Un evento che ha dell’ironico,raccontato,con distacco di ore,ma che,di certo,non ha favorito la povera giornalista dell’Ansa che faceva solo il suo mestiere.
Ma dopotutto si sa… Anna Wintour è così. Bisogna accettarla per come è,altrimenti si finisce con le ginocchia sui ceci.
Elisabetta Rasicci