Tolosa: Un solo punto di vista

TOLOSALa notizia della strage di Tolosa ha fatto il giro del mondo e ha suscitato molto scalpore. Il killer Mohamed Merah, un ragazzo di 24 anni, è stato ucciso dopo diversi giorni di assedio, donando sollievo all’intera nazione francese, molto scossa dall’evento.

Il killer si era recato al collegio privato Ozar Hatora, la principale scuola ebraica della città, il giorno 19 marzo, agendo proprio al momento dell’apertura della scuola, causando 4 morti, tra cui 3 bambini. L’opinione pubblica mondiale è stata colpita dalla notizia, soprattutto perchè i mezzi d’informazione non hanno permesso che essa vi rimanesse indifferente.
Quando l’identià dell’autore della strage era ancora sconosciuta, erano state formulate diverse ipotesi sul movente. Si è parlato di neonazzismo o terrorismo, e forse tutt’ora non tutti conoscono la motivazione dichiarata dallo stesso attentatore.
Il ragazzo aveva affarmato di essere un membro di Al Qaeda e di aver voluto vendicare i palestinesi e le azioni illecite svolte dall’esercito francese durante gli interventi esteri. Egli affermava che la strage da lui effettuata era stata attuata dagli stessi francesi nel suo Paese. Dei bambini palestinesi erano morti, ma nessuno gli aveva concesso una voce. Tali dichiarazioni non giustificano assolutamente le sue azioni, ma fanno molto riflettere.
La notizia di Tolosa è stata immediatamente diffusa a livello internazionale. Giornali, telegiornali e qualsiasi altro mezzo d’informazione ne ha trattato e l’ha divulgata. Ma quanto si conosce delle azioni svolte dagli eserciti dei maggiori Paesi mondiali, in questo caso la Francia, nei loro interventi all’Estero? Ben poco o quasi nulla. Le azioni illecite menzionate dal killer giacevano nell’ombra per la maggior parte della popolazione mondiale, e tutt’ora non sono citate o discusse. La strage dei bambini palestinesi è purtroppo una realtà, ma tale notizia non ha fatto il giro del mondo e non ha indignato l’opinione pubblica, dato che essa ne è all’oscuro. Trapela una forte manipolazione dell’informazione, che consente un solo punto di vista.
Entrambe le stragi si allontano fortemente dall’idea di umanità che dovrebbe appartenere ad ogni individuo, e sicuramente non lasciano indefferenti i destinatari dell’informazione. Ma, proprio il fatto che esse si trovino sullo stesso piano, non consente di comprendere come sia possibile che una di esse sia stata lasciata nell’ombra, come secondaria o inesistente. Ciò che colpisce maggiormente è che, anche dopo la dichiarazione del killer, le sue parole non sono state prese in gran considerazione, ma sono state subito abbandonate e lasciate in un angolo, spostando nuovamente l’attenzione sulla strage principale.
Il monopolio dell’informazione che ci governa è pericoloso. Ha la capacità e la possibilità di dettare una linea morale che si è portati a seguire per mancanza di totale informazione. L’individuo crede di essere un libero pensatore, mentre la sua idea è già stata dettata e imposta senza che esso ne possa avere coscienza.
Ognuno dovrebbe poter avere accesso ad un’informazione completa. Quando viene imposto un solo punto di vista, non si parla più di libero pensiero, ma di dittatura della mente.

SARA FALCONE