Una seconda pelle
In questi giorni, a San Diego, si è svolto il 243esimo National Meeting & Exposition dell’American Chemical Society. Tra i diversi lavori e scoperte presentati, è emersa una particolare invenzione, simile ad un cerotto, così sottile (30 micron) da sembrare quasi un tatuaggio, anche perchè l’applicazione è analoga a quella dei tatuaggi temporanei per bambini.
Gli inventori fanno parte dell’Università dell’Illinois, Urbana-Champaign, e sono ben noti per le loro creazioni mobili e deformabili. A capo del gruppo dei ricercatori vi è John Rogers. Tali scienziati sono specializzati nella creazione di supporti ultrasottili su cui applicare circuiti elettronici e chip, che grazie al silicio, materiale principale, e ad una struttura elestica, possono seguire i movimenti ondulatori del corpo umano. Lo scopo di tali invenzioni è proprio quello di adattarsi al corpo, in tutti i suoi movimenti. Tali apparecchi sono, infatti, impermeabili, resistenti all’acqua e al sudore.
In particolare, questa nuova invenzione, che si presenta, appunto, come un cerotto, ha lo scopo di registrare i vari dati fisiologici, di temperatura, idratazione, pressione corporea, e di trasmettili, grazie ad un collegamento wireless, al soggetto che indossa il dispositivo o ad un medico.
Tale invenzione è un miglioramento di un precedente cerotto che era in grado di durare solo poche ore. Adesso, invece, la durata è maggiore di una settimana, grazie anche all’applicazione di uno speciale spray. Inoltre, il cerotto può essere lavato e lascia traspirare la pelle, quindi è quasi impercettibile.
La vera innovazione, però, è che il cerotto non è solo in grado di monitorare le condizioni fisiche del soggetto, ma anche di modificarle e quindi di stimolarle. Tale funzione potrebbe essere applicata ad individui in fase di riabilitazione. Inoltre Rogers sta studiando un modo per utilizzare tale proprietà anche durante le operazioni, in particolare cardiache, e in fase post-operatoria, come sostegno del paziente. Si vorrebbe utilizzare la pelle elettronica come rivestimento esterno delle parti operate.
Interessante è anche notare che tale cerotto può influenzare e registrare l’attività elettrica del cervello. Ciò apre infinite porte d’applicazione. Potrebbe essere adoperato per comprendere gli stati d’animo dell’individuo e per modificarli. Ad esempio, i soggetti solitamente irrascibili, vittime degli attacchi di rabbia o di panico, potrebbero essere placate e tranquillizzate attenuando gli impulsi che giungono al cervello.
Come spesso accade, la scienza sorprende ma allo stesso tempo spaventa. Un cerotto, che come una seconda pelle, rigenera l’individuo ed è in grado di monitorare le sue azioni e reazioni fisiche, fa sorgere molta speranza, osservando i passi da gigante avvenuti nelle nuove ricerche mediche, che in questo caso potrebbero facilitare addirittura gli interventi chirurgici più delicati, ma, allo stesso tempo, viene da chiedersi: se ne farà il giusto utilizzo? Gli stimoli forniti dal cerotto possono alterare le normali attività dell’individuo negativamente? Il cerotto quanto può influenzare l’azione dell’individuo? La ricerca naturalmente continua il suo perfezionamento. Ed intanto non resta che aspettare la pelle elettronica che rinnoverà il corpo umano, come una seconda pelle.
Sara Falcone