SUICIDI, ORMAI È BOLLETTINO DI GUERRA. ALTRI 3 CASI A FIRENZE, TREVISO E RAGUSA
L’ondata di suicidi dovuti ai problemi economici non accenna a fermarsi. La crisi economica dell’Italia si sta ripercuotendo sugli stessi cittadini, di cui alcuni situazioni finanziarie sono così disastrate, da spingere a togliersi la vita. Si va da imprenditori con le aziende in rosso a disoccupati che non arrivano alla fine del mese, schiacciati da tasse, spese e aumento del prezzo della vita.
IMPRENDITORE AGRICOLO SUICIDA IN SICILIA A Donnalucata, nel ragusano, un imprenditore agricolo in difficoltà a causa della crisi economica si è suicidato impiccandosi. L’uomo di 28 anni, titolare di impianti serricoli, lascia moglie e due figli. Il cadavere è stato ritrovato dal padre, che ha avvertito i carabinieri.
FIRENZE, DISOCCUPATO SI GETTA SOTTO IL TRENO Aveva perso il lavoro da alcuni mesi un uomo di 42 anni che questa mattina si è suicidato gettandosi sotto un treno nei pressi della stazione di Il Neto, nel comune di Sesto Fiorentino. Era un dirigente d’azienda che aveva lavorato per alcune società toscane. Dopo aver perso il lavoro, secondo quanto si è appreso, soffriva di depressione. Lascia la moglie e una figlia di 13 anni. L’uomo, residente in provincia di Firenze, si sarebbe suicidato, stamani poco prima delle 9, gettandosi sui binari al momento del passaggio del convoglio, un treno fuori servizio diretto a Prato. Sul posto sono intervenuti polfer, vigili del fuoco e personale inviato dal 118. In seguito all’accaduto, si spiega da Fs, tre convogli regionali sono stati cancellati sulla linea Firenze-Prato-Lucca e altri sei treni, sempre regionali, hanno subito ritardi fino a 40 minuti.
IERI UN SUICIDIO NEL TREVIGIANO Il 53enne Paolo Tonin, un imprenditore agricolo di Altivole, in provincia di Treviso, si è ucciso nella sua azienda. L’uomo si è impiccato nel capannone attiguo all’abitazione. A scoprire il suo corpo senza vita è stato il figlio. Per la famiglia i dubbi sui motivi che hanno spinto il 53enne a farla finita sono pochi: l’estremo gesto sarebbe legato alla difficile situazione economica in cui versava l’impresa. Anche agli amici l’uomo aveva confidato i gravi problemi finanziari ai quali non riusciva a trovare una soluzione. Mutuo e siccità hanno aggravato la situazione dell’azienda. Tonin, che lascia la moglie e quattro figli, due dei quali lavorano nell’azienda, di recente aveva acceso un mutuo per la casa e per il nuovo capannone. Ad aggravare la sua situazione economica anche la siccità delle ultime settimane che aveva compromesso il raccolto di asparagi. I carabinieri di Castelfranco non hanno trovato nessun biglietto di spiegazione del gesto.
SOLO GLI ULTIMI CASI Ma sono soltanto gli episodi più recenti, infatti due giorni fa un imprenditore, la cui azienda è in crisi, ha tentato di uccidersi sparandosi un colpo di fucile in piazza a Montecchio Maggiore (Vicenza) è ora ricoverato in gravi condizioni. A Olbia un uomo senza lavoro ha minacciato di darsi fuoco e poi ha appiccato le fiamme al portone di ingresso del municipio. Nell’Approfondimento è possibile leggere tutti i precedenti avvenuti nell’ultimo anno.
Elvira Fusco