A CRESTA ALTA! HAMSIK PORTA IL NAPOLI A -2 DALLA VETTA

All’ Is Arena i tifosi del Cagliari si aspettavano tutt’altra inaugurazione, magari con il gol di Avelar che con un tiro a pallonetto stava per beffare De Sanctis dopo un rinvio maldestro. E invece è stato Hamsik a battezzare il nuovo stadio condannando il Cagliari alla sconfitta con un gol che vale oro per il Napoli.

SPORT 14Ma bisogna riflettere a mente fredda su questa partita. I dati parlano a favore del Napoli: 30 punti in classifica, secondo posto a 2 lunghezze dalla Juventus, seconda miglior difesa e uno degli attacchi più forti con la punta di diamante più ambita del momento, Edinson Cavani.

Eppure il Napoli di questi numeri sembra un lontano parente di quello osservato oggi in terra sarda.Tutt’altro che solido dietro, tutt’altro che spietato in avanti.

A parte il palo di Insigne che fa tremare i sardi, si vede una partita giustamente in parità per buona parte del match. Il Cagliari tiene botta al Napoli e ribatte colpo sul colpo, anche al palo, rendendosi anche più pericoloso nel secondo tempo. Davvero una questione di centimentri se il Cagliari non riesce a segnare.Nelle fasi più concitate sembra di assistere a Barcellona-Napoli o qualcosa di simile, più per demerito degli azzurri che per meriti degli avversari.

SPORT 13L’idea di gioco a cui si è assistito più spesso è stata la serie di lanci lunghi dei difensori del Napoli verso le punte e gli esterni, ma senza successo; una partita di ping pong alimentata dalla capacità di possesso palla non eccelsa neanche dei rossoblu. Così la difficoltà che il Napoli ha incontrato a Cagliari rimane a lungo stampata negli occhi e nella mente.

Fasce bloccate per tutta la partita, con Maggio e Zuniga inguardabili. E’ un lontano ricordo ormai il 3-5-2 che li vedeva fortemente protagonisti del gioco ; da punto di forza oggi sono più uno specchietto per le allodole perchè non più valide alternative alla manovra per vie centrali.

Inoltre senza Cavani, primo terminale offensivo di questo Napoli, si sente la mancanza di una punta di peso.Se non ci SPORT15osse quel cecchino di Marek Hamsik adesso staremo commentando un altro pareggio e un’altra occasione persa.D’altronde il valore di questo giocatore è ormai chiaro a tutti, un patrimonio di Napoli che somiglia sempre più a campioni internazionali come Lampard e Gerrard.

Un’altra nota positiva è che Vargas dopo la discreta prova di Stoccolma fa vedere ancora qualcosa di buono. Non è un caso che il Napoli segna quando Mazzarri decide di buttarlo in campo.Come Insigne è sfortunato a non trovare il gol.

Ma non è certo a due ragazzi alla loro prima esperienza in A che si può chiedere di portare questa squadra allo scudetto.Fa riflettere principalmente che con un centrocampo composto da Behrami,Inler e Dzemaili non si riesca a SPORT12tenere palla e manovrare in maniera organizzata, o gestire il risultato come sarebbe servito in altre partite, eppure la capacità e l’esperienza non dovrebbero mancare.

Fa bene Mazzarri a sostituire Dzemaili, ma sarà sempre la sua più grande colpa quella di sacrificare troppo Inler in fase di copertura, lui che dovrebbe solo impostare e dettare i tempi alla squadra.

In questa partita si è visto ancora tanto cuore e voglia di vincere, ma poco gioco.

Non farebbero comodo dei rinforzi?

Chi vuol esser lieto sia, ma del domani v’è certezza? Lorenzo il Magnifico ci suggerisce di no, invitandoci a godere del presente. Ma si può continuare a guardare partita dopo partita, quando si è acceso più di un campanello d’allarme sulla capacità di gestire le partite e sulla tenuta fisica di alcuni elementi?

Forse per una volta sarebbe giusto che la società operasse con decisione sul mercato in vista di una seconda parte di stagione molto impegnativa tra campionato e coppe.

SPORT 10 Chi vuol esser lieto sia, e chi segue il Napoli lo è. Anche se c’è qualche perplessità i numeri dicono Napoli, ancora Napoli.

-2 dalla Juventus capolista, solo a due passi dalla vetta e un’ulteriore chance da sfruttare: poter affrontare la prossima gara in casa con il Pescara, ultima in classifica, mentre la Juve dovrà disputare il derby cittadino contro il Torino.Sulla carta non c’è storia, ma nel derby tutto può succedere.

Agli azzurri anche un pareggio può andar bene e c’è da scommettere che il Napoli sarà lì pronto ad approfittare, con il cuore e sempre a cresta alta.

a cura di Andrea Calvello