A Torre del Greco, i cuochi ottengono gran successo con il convegno da loro organizzato
“Sostenibilità, lotta allo spreco e sicurezza alimentare”
Con il saluto da parte di Celeste Passero proprietario insieme a Franco Di Ruocco dell’Hotel Poseidon” di Torre del Greco, che ha ospitato l’incontro dal tema “Sostenibilità, lotta allo spreco e sicurezza alimentare”, organizzato dall’Associazione Cuochi Torre del Greco area vesuviana, nolana, strianese, in occasione del 33° convegno regionale, sono iniziati i lavori per un confronto sulle problematiche legate ad affrontare i tre punti in oggetto. L’incontro, moderato dal giornalista Francesco Gravetti, ha ricevuto il saluto ed il plauso del sindaco di Torre del Greco Giovanni Palomba che, nel suo intervento, si è detto disponibile a tutte quelle iniziative atte a promuovere la propria città e l’operato dei suoi concittadini.
Sono poi proseguiti gli interventi dei vari relatori in scaletta. Michele Piccolo, imprenditore e titolare dell’omonimo gruppo, ha ricordato le tante iniziative e consigli che la catena dei suoi stessi supermercati offre alla propria clientela per poter spendere al meglio il proprio denaro con suggerimenti rispondenti proprio alle tematiche che i cuochi di Torre del Greco hanno voluto trattare con il loro 33° convegno regionale, ricordando anche la solidarietà che questa società di supermercati è solita promuovere e le originali produzioni a marchio proprio che garantiscono al cliente sicurezza, qualità e risparmio.
Nel successivo intervento di Ferdinando Rossi, componente del Comitato esecutivo Slow Food Campania, gli uditori sono stati informati sugli studi fatti da Slow Food sulla sostenibilità e sistemi alimentari. Il nostro futuro e quello del Pianeta dipende anche dalle scelte che facciamo a tavola- ha affermato Rossi- il sistema alimentare sta diventando una minaccia per la biodiversità, in discussione sono i processi stabiliti per sfamare un miliardo di persone, dove però un milione di persone soffre ancora la fame. Temi importanti da affrontare, sono perciò l’attuale sistema alimentare che danneggia non solo la salute, ma anche l’ambiente, quindi occorre modificare questi sistemi dalla produzione al consumo per renderli più resilienti, inclusivi, sani e sostenibili. Rossi, ha ricordato anche un recente studio fatto da Slow Food attraverso il quale si è rilevato che un ristorante “virtuoso” permette di ottenere un risparmio di circa 4 volte più basso rispetto ad un cosiddetto ristorante “convenzionale” utilizzando ingredienti provenienti da sistemi agricoli sostenibili, scelte di gestione ed altre attenzioni che possono permettere di portare a sensibili benefici.
Di seguito l’intervento di Antonio Strazzullo, specialista in crediti fiscali founder di ZERO F24 dipartimento, componente commissione economia aziendale dell’Ordine dei Commercialisti di Napoli che ha valenza nazionale, l’unica riconosciuta per ora con questa importanza. Strazzullo si è intrattenuto sulle agevolazioni governative per le energie rinnovabili ed il fotovoltaico, ricordando che presso la commissione della quale è membro si è provveduto a creare un dipartimento unico con l’introduzione della Certificazione dei beni fiscali di investimento al fine di trovare alcune agevolazioni nel fare i conti con il fisco.
Rocco Pozzulo, presidente nazionale della FIC (Federazione Italiana Cuochi), ha poi posto l’accento sull’importanza del primo argomento trattato in questo convegno: la “Sostenibilità” ed ha ricordato che l’associazione è stata artefice e partecipe del progetto europeo sulla riduzione dello ”spreco alimentare” perché anche se per propria indole i cuochi sono portati a non sprecare nulla ed utilizzare tutto degli ingredienti che usano, si è voluto sensibilizzare le giovani leve a queste finalità. Sicurezza alimentare è – come affermato dal presidente nazionale FIC – altro impegno degli associati FIC perché prima di fare un ottimo piatto pongono l’attenzione sulla valenza e “sicurezza” dei prodotti impiegati per realizzare i bei piatti presentati ai clienti. La FIC, ha infatti creato una normativa sulla competenza del cuoco che lo vuole certificato attraverso un esame fatto da enti certificatori terzi, con una formazione obbligatoria che il cuoco deve fare nel corso dell’anno. Anche il vice presidente nazionale FIC Pietro Roberto Montone che a Torre del Greco era al fianco di Pozzulo ha voluto ricordare un prossimo impegno che lunedì 12 i cuochi avranno alla Camera dei Deputati, dove saranno premiati gli associati che si sono distinti nella propria regione per il loro impegno ed abnegazione alla professione, così come anche i decani e patron di ristoranti che entreranno a far parte dell’albo d’Oro della FIC. Il trio dell’alta dirigenza FIC è stato completato dal presidente dell’URCC Luigi Vitiello che, intervenendo da relatore nel convegno sulle tematiche poste, oltre a rispondere con trasparenza e voglia di fare per affrontarle al meglio, ha annunciato un prossimo incontro nella nostra regione e precisamente il 21 dicembre a Villa Regina Ricevimenti di Grottaminarda, per festeggiare i 50 anni dell’Unione Regionale Cuochi Campania.
Le conclusioni del convegno sono state affidate Antonio Limone, Direttore Generale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, che con la sua esperienza nella sicurezza alimentare ha ricordato che Torre del Greco con i suoi uomini di mare, storicamente, esporta nel mondo cultura e cibo. Quindi una identità del cibo italiano nel mondo e l’indentità campana non è una identità banale perché essere alfieri del cibo campano è motivo di orgoglio in quanto il cibo campano nei 44 miliardi del cibo italiano nel mondo rappresenta uno di maggiore rilevo, unitamente alla Sicilia. Limone, ha ribadito la salubrità dei cibi campani ricordando che anche nel periodo della tanto discussa terra dei fuochi i nostri prodotti “genuini” sono stati sempre all’apice della sicurezza alimentare come da lui stesso affermato in occasione dell’Expò dove con dati di fatto si è dimostrato che il cibo campano era innocente e che il nostro territorio era fatto salvo dalle tante terre dei fuochi disseminate sul territorio nazionale come verificato a Porto Marghera, Gela, Elba ecc. dove industrie producono tossici e veleni, poi anche diossine e metalli pesanti che investivano alcune aree del casertano con sversamenti abusivi che andavano eliminati. L’economia della Campania poggia fortemente sui nostri prodotti agroalimentari dove la qualità si abbina alla salubrità e sull’economia complessiva ha ancora molto da poter esprimere, ha soggiunto Limone. Per quanto riguarda la Sostenibilità che è l’unico elemento di sopravvivenza dell’uomo, secondo Limone, occorre fare sostanziali cambiamenti perché attualmente, in tutti i settori, pur di fare quantità ce ne infischiamo di sostenibilità e qualità, come immaginando di avere a disposizione altri cinque pianeti ed ha ricordato le parole del Cardinale Parolin. “l’uomo non si salva da solo su questo pianeta, se non si fa carico dell’ambiente che lo contiene e degli animali che insieme lo nutrono”. Ai cuochi, maggiori interpreti della diffusione dei nostri prodotti agroalimentari, riferendosi anche all’utilizzo senza spreco delle nostre materie prime, Limone ha ricordato che le concause che rendono eccellenti i nostri prodotti, fanno riferimento al fatto che siamo la Campania Felix con tre motivazioni: siamo una terra vulcanica, abbiamo una incidenza di raggi solari al suolo che da una capacità di produzione di maggiore qualità (al proposito c’è un articolo del CNR che lo spiega), ed abbiamo condizioni pedoclimatiche particolari. Poi anche i tanti formaggi, ortaggi, olii e carni che sono fra le migliori al mondo ed altri prodotti, ci rendono baciati da Dio.
A termine convegno, il gran numero di invitati ha potuto gustare una eccellente cena elaborata dallo chef della struttura Antonio Tecchia e dal suo staff che ha ricevuto il plauso di tutti gli invitati all’evento. Di grande apporto alla perfetta riuscita dell’iniziativa intrapresa dall’Associazione Cuochi Torre del Greco area vesuviana, nolana, strianese, sono stati sia l’Hotel ospitante con la disponibilità dei suoi proprietari Celestino Passero e Franco Di Ruocco, che gli studenti dell’istituto Alberghiero “Pantaleo” Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “Eugenio Pantaleo” di Via Cimaglia, 96 – a Torre del Greco (NA), che rappresenta un fiore all’occhiello della Campania e che da tempo collaborano in pieno con i cuochi. All’uopo, l’Associazione cuochi diretta da Arnaldo Renatti, con tutto il consiglio direttivo, ha voluto creare una sinergia tra cuochi, Poseidon e Pantaleo per poter dare un duraturo e futuro sviluppo al territorio ed alla promozione delle professionalità degli chef, degli addetti all’accoglienza ed ospitalità del turista, sia imprenditori che nuove leve di studenti.
Nel corso della serata, oltre alla gustosa cena e ad essere allietati dal gruppo musicale piano, sax e voce “Luxury Events”, gli intervenuti hanno potuto seguire momenti di premiazioni che introdotti da Ciro Abilitato, presidente onorario dell’Associazione Cuochi Torre del Greco area vesuviana, nolana, strianese, unitamente a Arnaldo Renatti presidente della stessa associazione e con il consiglio direttivo artefice della realizzazione della kermesse, ed inoltre con la partecipazione del presidente nazionale e vice, Pozzulo e Montone e del Presidente emerito Pasquale Borrelli, hanno provveduto alla consegna di targhe di merito. Lo stesso Tecchia, ha ricevuto il più prestigioso riconoscimento che la FIC vanta, collare e medaglia di appartenenza al Collegium Concorum. Presenti alla serata i tantissimi iscritti all’Associazione, fra i quali tanti notissimi come Ennio Caprionono ‘O Cheffone, Ugo D’Orso ed altri e poi un gran numero di giornalisti della carta stampata, tv e blogger e rappresentanti delle associazioni consorelle della FIC con in primis l’AMIRA (Associazione Maître Italiani Ristoranti e Alberghi). Fra gli ospiti del convegno e della serata non poteva mancare, anche per la sua competenza verso gli argomenti trattati, Rosario Lopa rappresentante della Consulta Nazionale dell’Agricoltura e Turismo Agroalimentare.
Giuseppe De Girolamo