A tutti gli angeli di Amedeo
Mezza vita passata ad aspettare
questo momento per poterci incontrare.
Una vita che oggi unisce le nostre scelte
e tutte le nostre storie
e traccia il nostro cammino.
Con questo sole che ci ha voluti tutti insieme
con la nostra allegria
e tutta la nostra fantasia che nulla teme.
Siamo il futuro buono
di una storia contorta
che dopo tanto tempo sembra risorta.
E quel che non fecero allora
Noi lo realizziamo
Tenendoci tutti insieme per la mano.
(Luisa de Franchis)
Jacques Prèvert
Nacque a Neully- Sur-Seine il 4 febbraio del 1900, fu sceneggiatore e poeta.
Frequentò scuole parigine e visse con mille mestieri pur appartenendo ad una famiglia borghese.
Con il servizio militare ebbe modo di instaurare rapporti amichevoli con il pittore dadà Yves Tanguy ed un ragazzo di Orlèans, con questi due artisti e suo fratello regista si stabilì a Monparnasse che divenne anche il punto di incontro del movimento surrealista del quale faceva parte.
Nel 1930 pubblicò “Ricordi di famiglia ossia l’Angelo Aguzzino” e con l’aiuto di Giuseppe Ungaretti redattore uscì “Tentativo di descrizione di un banchetto a Parigi- Francia”.
Lavorò teatralmente con la compagnia “Gruppo d’ottobre”.
Partecipò come attore all’Olimpiade Internazionale del Teatro iniziando a collaborare cinematograficamente.
Scrisse testi per alcune canzoni per cantanti come Juliette Greco ed Yves Montand.
Con Pablo Ricasso rappresentò un balletto teatrale e nel contempo pubblicò 2 raccolte di poesie “Storie” e Parole ed ebbe dalla critica grandi consensi.
Lo colpì un grave incidente nel 1948, precipitò da una finestra della Radio sui marciapiedi degli Champs-Elysèes e rimase in coma per molte settimane.
Nel 1955 pubblicò a Parigi un’altra raccolta di poesie “La pioggia ed il bel tempo”,
“Storie” ed “Altre storie”.
La sua poesia apparì più parlata che scritta dove l’amore non poteva essere incatenato o forzato ed era la salvezza del mondo.
Con la poesia” I ragazzi che si amano” il poeta descrisse ancor meglio i suoi concetti.
Utilizzò il Simbolismo ed il Surrealismo, accanendosi contro coloro che erano falsi moralisti.
Colpito da un cancro polmonare si stabilì a Omonville-La Petite e vi morì l’11 aprile del 1977.
(Luisa de Franchis)