Aborto si, Aborto no

abortoEra il gennaio 2008 quando lo Slog (Società lombarda di ginecologia e ostetricia) decideva all’unanimità, cosa particolarissima vista la composizione di medici obiettori e non, che l’aborto terapeutico non potesse essere effettuato oltre la ventiduesima settimana e tre giorni di gestazione.

Questo perché le possibilità di sopravvivenza del feto alla ventiduesima settimana di gestazione sono appena del 10% ma salgo già al 50 alla ventiquattresima.

Ora queste linee guida volute dalla Regione sono state “bocciate” dal Tar che, pronunciandosi su un ricorso presentato da 8 medici iscritti alla Cgil, afferma: le linee guida sono illegittime in quanto in contrasto con la legge 194 sull’interruzione di gravidanza. In effetti osservando il corpo della legge 194 questa non fissi dei limiti per l’aborto terapeutico, che precisiamo si intende l’aborto oltre il novantesimo giorno di gestazione. Al contempo però la legge 194 vieta che i feti possano nascere vivi, cosa che succederebbe con una certa facilità oltre la ventiduesima settimana di gestazione.

Secondo i medici la sentenza del Tar rischia di banalizzare una prassi mortifera, ma soprattutto di favorirla, ed è per questo che tutti si aspettano un intervento del governo.

A cura di Alessandro Amitrano