Il must aversano tradotto in must italiano: le esportazioni di prodotti Made in Italy verso i paesi emergenti. La moda in questione? Scarpe ed abiti. Storia, arte, fashion, politica: un valzer di circostanze favorevoli. La città che c’ispira? La normanna Aversa. Le zone eventualmente linkanti? Arabia Saudita e Cina. Perché? Parliamone. Storia e arte. La prima chiesa aversana, Santa Maria a Piazza, palpitante di un monumentalismo tipicamente orientaleggiante grazie all’estro di amalfitani un tempo perimetrali esterni alla cittadina normanna costeggiata dalla terza cinta muraria. Descriviamola: una cupola con tiburio ottagonale ed un interessante aspetto architettonico d’incastro di volumi con tre cupole; un interno anticamente sede di scuola giottesca dove la prospettiva veniva del tutto a mancare. Aspetti di ‘moda religiosa’ che combaciano col modus vivendi della gente e di coloro che hanno notevolmente contribuito alla grandiosità di siffatti suggestivi ambienti. Fashion e politica. Il 26 Giugno 2014 il sindaco Giuseppe Sagliocco ospita un gruppo d’imprenditori cinesi intenzionati a supervisionare le eccellenze calzaturiere aversane. La convivialità a mo’ di buffet ha inoltre concesso agli stranieri di assaporare le appetitose elaborazioni culinarie del luogo: mozzarella, vino asprinio e la pietra di San Girolamo. Una multiculturalità inebriante che ha visto come protagonisti un primo cittadino ed il presidente “China Nazionale Garment”, Zhoo Yabin. Dalle calzature agli abiti d’oltralpe. Aversa: una sinergica cittadina da potenziare con sguardo lungimirante verso esperienze ottimali, permeate comunque dall’est. Un esempio.Yason Wu, 31 anni, nato a Taiwan, uno degli stilisti emergenti più lanciati: “La moda è un giocattolo che dà libertà alle donne”. Il taiwanese lancia un monito ai genitori: “Se vedete un figlio giocare con le bambole, probabilmente egli ha dentro di sé un futuro da stilista. Lasciatelo libero”. Elemento saliente di un’ascesa alla ‘Piazza di Spagna’? Rispetto, condivisione, onestà intellettuale, mancanza di pregiudizi, costumanze eterogenee con desiderio di sintesi e, a chiosa, una frase di Henry David Thoreau: “C’è un solo modo per avere successo: quello di fare della propria vita ciò che si desidera”.

A cura Ilaria Rita Motti