Al Trianon l’impegno di Isa Danieli e Lello Arena
A cura di Teresa Lucianelli
Stasera e domani, al Trianon Viviani, il Sogno di una notte di mezza estate di Ruggero Cappuccio, liberamente ispirato al lavoro di Shakespeare
Stasera, sabato 1 aprile alle ore 21 e domani domenica alle ore 18 il Teatro Trianon, nella sua variegata e sempre più appetibile offerta, propone il “Sogno di una notte di mezza estate” firmato da Ruggero Cappuccio. Una suggestiva libera visione del capolavoro di Shakespeare che riesce sempre a coinvolgere e scuotere gli animi, splendidamente interpretato da Isa Danieli nel ruolo di Titania e Lello Arena in quello di Oberon.
Si tratta di un’occasione ghiotta che il teatro del popolo di Forcella offre ai napoletani che amano gli spettacoli di qualità, una chicca in un cartellone sempre più ricco che lo impreziosisce, rendendo merito alla direzione artistica curata da Nino D’Angelo.
Insieme ad Isa Danieli e a Lello Arena, in scena Fabrizio Vona che interpreta Puck, Renato De Simone nei ruoli di Lisandro ed elfo Onorato, Enzo Mirone in quelli di Demetrio ed elfo Salvatore, Rossella Pugliese è Elena e pure elfo Annunziata, mentre Antonella Romano dà vita ad Ermia ed elfo Concezione.
La regia è di Claudio Di Palma.
Il Sogno di Cappuccio è prodotto da Ente teatro cronaca Vesuvioteatro. I costumi sino di Annamaria Morelli, le scene di Luigi Ferrigno; le musiche sono composte da Massimiliano Sacchi.
“La scrittura di Cappuccio riorchestra tra fedeltà e irriverenza, il Sogno per cercare ulteriori rifrangenze all’incanto musicale della lingua shakespeariana: la regia e la scena ne assecondano la lettura trasformandosi, per amplificarne il suono, in una sorta di grande, onirico e vagamente circense carillon” – sottolinea Claudio Di Palma.
Titania e Oberon vengono collocati “nel perimetro simbolico della sala di un antico palazzo napoletano e attivano una drammaturgia di capricci e smanie riducendo le sorti degli uomini a fragili trame da vecchi teatri dei burattini – continua il regista – I due, come schegge di dei precipitati in terra, continuamente sospesi fra sonno e veglia, inscenano armonie, assecondano discordie, conducono, con estro malaccorto, una regia dei sentimenti umani e le loro parole, note, contrappuntano la polifonia dei surreali ospiti del palazzo – pupazzi, elfi, musicisti, attori – dettano sintonie tra lirismo e antiche tradizioni narrative, reinventano fascinazioni favolistiche, si fanno poetiche o scurrili a richiamare le alternanze emotive del mondo ispirativo shakespeariano”.
Info: tel. 081 2258285, interno 1.
Di Isa Danieli ricordiamo che ha fatto parte della compagnia teatrale di Eduardo De Filippo, ha lavorato con Nino Taranto e Roberto De Simone, indimenticabile nella prima e nella seconda edizione de “La gatta Cenerentola”.
Sul set cinematografico con importanti registi quali Giuseppe Tornatore, Ettore Scola, Lina Wertmüller, Giuseppe Bertolucci. Insieme a Monica Vitti in “Teresa la ladra”, film di Carlo Di Palma tratto dal romanzo di Dacia Maraini Memorie di una ladra. Poi nel film Così parlò Bellavista, tratto dal libro del regista Luciano De Crescenzo. Nel 1986 arriva un Nastro d’Argento come miglior attrice non protagonista per il film di Lina Wertmüller con la quale ha lavorato in nove film, Un complicato intrigo di donne, vicoli e delitti. Con Paolo Villaggio in Io speriamo che me la cavo. Nel 1990 vince, con Kirie di Ugo Chiti il Biglietto d’Argento Anicagis a Taormina. Dal Duemila sceglie di dedirarsi essenzialmente al teatro: Tomba di cani di Letizia Russo, Filumena Marturano di Eduardo De Filippo (vince nel 2001 il premio Ubu come miglior attrice), La visita della vecchia signora di Friedrich Dürrenmatt, Luparella di Enzo Moscato, Ferdinando di Annibale Ruccello (2006 premio Gassman come miglior attrice). Nel 2010 e 2011 protagonista in Sorelle d’Italia,, insieme a Veronica Pivetti, dello spettacolo celebrativo dei 150 anni dell’Unità nazionale, musicale confronto tra nord e sud. Nel Positano teatro festival del 2011 è autrice e protagonista di Fragile, poi interpreta con Barbara Enrichi e Massimo Salvianti, sempre in teatro, L’abissina – Paesaggio con figure di Ugo Chiti, serva-amante, in un balletto tragicomico, sospeso. Tra i protagonisti della fiction Rai Capri nel ruolo di Reginella.
Il napoletano Lello Arena, classe 1953, debutta a sei anni. L’esordio professionale, è con Massimo Troisi ed Enzo Decaro, come attore ed autore di un gruppo teatrale La Smorfia. Conduttore di programmi tv successo – Striscia la notizia e Scherzi a parte – già in Non stop e Luna park. Collabora con Pippo Baudo, Raffaella Carrà e Renzo Arbore. Nella commedia musicale è diretto da Pietro Garinei, interpreta testi classici da Brecht a Molière, per la regia del suo maestro Benno Besson, e di autori contemporanei come Vincenzo Cerami e Ruggero Cappuccio. Allo Stabile di Genova, richiesto da Ivo Chiesa, è insieme Eros Pagni e Luca De Filippo. Recita Molière diretto da Claudio Di Palma, Goldoni sotto la direzione di Luca De Fusco. È fondatore e direttore artistico, con Nicola Piovani e Vincenzo Cerami, della Compagnia della Luna. Al cinema, nei primi tre film di Massimo Troisi. Lavora con Paolo e Vittorio Taviani e Mario Monicelli e con quali Ugo Tognazzi e Alberto Sordi.
È ideatore e curatore di importanti progetti per alcuni dei maggiori editori italiani, oltre che attore, regista cinematografico e teatrale, conduttore televisivo, sceneggiatore per il cinema e per i fumetti, autore di testi per il teatro e la televisione.