ALICI A BECCAFICU AL LIMONE, ALBERO di BIGNE’ E TORTA POVERA DI SCAROLE
ALICI A BECCAFICU AL LIMONE
Ingredienti per 2 :
alici fresche diliscate 12
capperi sottosale 1 cucchiaio
1 spicchio di aglio
prezzemolo abbondante
2 cucchiai di pangrattato
1 cucchiaio di parmigiano
3 cucchiai di olio
Procedimento
Frullare nel mixer: capperi, aglio, pangrattato, formaggio, prezzemolo e diluire con 1 cucchiaio di olio
Asciugare le alici diliscate e lavate e passarle da entrambi i lati nel composto frullato. Arrotolare il filetto dalla parte opposta alla coda e fissarlo con uno stecchino. Foderare una teglia di carta forno, adagiarvi le alici e irrorarle con l’emulsione(vinaigrette) di 1 cucchiaio di olio, 2 di limone e sale. Spennellare con l’altro cucchiaio di olio una pirofila, trasferire gli involtini sistemandoli abbastanza vicini.
Infornare a 180° per 10 minuti circa. Tagliare i limoni a fettine(senza togliere la buccia) e ogni fettina a metà. In un piatto da portata disporre in circolo le semilune di limone e mettere al centro le alici.
ALBERO di BIGNE’
PASTA CHOUX per BIGNE’
Per la riuscita: uova a Temperatura ambiente, il liquido non deve bollire, la farina va setacciata
Ingredienti
Burro g 100 – Liquido 125 g. di latte + 125 g. di acqua (vengono più morbidi) – Zucchero 1 cucchiaio – Sale un pizzico – Farina setacciata 150 g.
Uova medie 3 + 1 (se ci vuole ) e a temperatura ambiente
Procedimento
-sul fuoco nel liquido sciogliere il burro morbido con il sale e lo zucchero
-all’avvicinarsi del bollore (non deve bollire) versare fuori dal fuoco e tutto d’un colpo la farina setacciata mescolando energicamente
-rimettere sul fuoco e, sempre mescolando, far asciugare 3-4’ fin quando non si stacca dalle pareti su cui si comincia a formare una patina biancastra e si sente uno sfrigolio. Far intiepidire aggiungere 3 uova medie, sbattute uno alla volta, lavorando con le spirali elettriche, per ottenere un composto morbido come quello di una crema che scende con difficoltà, per cui unire a filo il 4° uovo, se occorre (l’impasto è al punto giusto quando un po’ di esso tra indice e pollice che si allontanano forma un filo continuo di 2 cm. Ciò che fa crescere il bignè è l’uovo: se l’impasto è molto secco, non si sviluppa aria e il bignè non gonfia
-sulla carta forno che riveste la placca, metterne dei ciuffi con la sacca da pasticciere con la bocchetta non spizzata grande (cm 1,5 )
-cuocere a 200° per i primi 5’, senza aprire e a 180°per 25-30’, ma dopo 20’ , inserire un cucchiaio nella chiusura dello sportello, al fine di far uscire il vapore; spegnere e tenere in forno semiaperto per altri 10 minuti
Costruire l’albero su un piatto da portata
Torta povera di scarole
Ingredienti
per una tortiera antiaderente di 24 cm di diametro
200 g di pane raffermo o di pane integrale
1 scarola grande liscia
prezzemolo q.b.
300 g di ricotta romana
sale e pepe q.b.
2 cucchiai di capperi
100 g di olive greche
per il condimento
2-3 cucchiai di olio extravergine di oliva
1 spicchio di aglio
Peperoncino piccante q.b.(facoltativo)
½ kg di pomodori
Prezzemolo e basilico q.b.
Procedimento
per la torta
Sciacquare e dissalare i capperi in acqua fredda per circa un’ora. Denocciolare le olive e spezzettarle. Tritare il prezzemolo. Setacciare la ricotta. Frullare il pane spugnato con l’acqua e strizzato bene. Sbollentare la scarola per 5 minuti in acqua bollente salata, colarla, strizzarla bene e tritarla con un coltello o con le forbici (al frullatore diventerebbe acquosa). Rosolare per qualche minuto uno spicchio di aglio in una padella con 2 cucchiai di olio, togliere l’aglio e rosolare la scarola, indi farla raffreddare. In una scodella assemblare tutti gli ingredienti e lavorare con le mani fino ad ottenere un composto liscio. Oliare e impanare lo stampo antiaderente (Trasferirvi il composto e infornare a 180° per 35 minuti circa. Sfornare e condire con sugo di pomodoro.
per il sugo
Rosolare l’aglio e il peperoncino nell’olio senza far scurire, togliere entrambi e aggiungere i pomodori pelati tagliati a pezzetti. Cuocere per 10 minuti circa e aromatizzare con sale e prezzemolo o basilico
Nota dello chef
E’ una pietanza antica della civiltà contadina povera che serviva a recuperare il pane avanzato raffermo e a utilizzare i prodotti della terra e degli animali