Animali come noi, un punto di vista stra-ordinario.

Napoli. Il Teatro Cerca Casa. 2 giugno 2013. “Stasera parleremo di animali…sentitevi a vostro agio!”. Esordisce così, sottile e ammiccante, Paolo Cresta, per presentare  “Animali come noi” tratto dal libro “Sei una bestia Viscovitz” coppola 1delbiologo Alessandro Boffa. Da ben cinque stagioni teatrali questa metafora della natura si insinua indisturbata tra risate e sospensioni, mentre Carlo Lomanto crea un set incantato con voce e percussioni. Possiamo sentire il vento della savana, e ridere di un vecchio leone, aspettare che la corrente cambi, o chiuderci nel guscio strutturato delle nostre insicurezze, ma non potremo mai cambiare la  natura. Ci vuole poco per emozionare e divertire se i ritmi della narrazione sono veri, sentiti e vissuti come avviene tra i due artisti. Paolo Cresta  è un autentica calamita umana.

“Ama il prossimo tuo, che chi è lontano resterà tale”: lo spettatore diviene partecipe di un’etica stra-ordinaria. Attraverso la disillusione di una lumaca, o la misoginia di una mantide coppola 2religiosa, il monologo ha l’energia di uno spettacolo pieno di personaggi diversi e paradossalmente reali. La forza delle immagini  indaga passioni ed esperienze di un Viskovitz qualunque sempre alla ricerca della sua Ljuba.  “In un attimo, in uno di quegli attimi in cui si decide la vita” una serie di racconti ironici diventano simbolo universale delle contraddizioni dell’esistenza umana, animale e vegetale; il tutto condito con irresistibile umorismo: “ti prego sbranami, sono molto tenera…ho sempre brucato solo germogli!”.

Anita Laudando