Anna Capasso con “Napoli nel cuore”
Anna Capasso è candidata come “Miglior attrice” per il cortometraggio sociale “Napoli nel cuore” al “Rome web festival”: si tratta dell’ultimo riconoscimento, in ordine di tempo ovviamente, che la giovane artista napoletana riceve. Solare, grintosa, versatile e innamorata del suo lavoro la Capasso si conferma uno dei veri talenti della nostra regione.
Hai debuttato molto giovane nel mondo dello spettacolo, ci racconti il tuo esordio.
«Ho iniziato giovanissima come cantante, all’età di 8 anni già prendevo parte a concorsi canori locali. Poi, a 13 anni ho iniziato a studiare recitazione, prima all’Accademia del teatro Bellini e poi ho seguito un corso di perfezionamento con Gianfranco Gallo.»
Quanto è difficile essere donna e artista oggi? Esistono delle discriminazioni di genere nel settore?
«E’ difficile, ma non impossibile. Tutto dipende dal carattere, devi essere forte a non piegarti a nessuna logica fuorviante. Non direi che esistono vere e proprie discriminazioni, ma sicuramente per una donna è molto più difficile. Io sono un “osso duro”, non demordo e affronto ogni difficoltà e discriminazione.»
Sei stata di recente impegnata in teatro con Gigi Savoia in uno spettacolo che ha avuto molto successo in diversi teatri napoletani, che tipo di esperienza è stata?
«Con Gigi ho avuto due diverse esperienze teatrali, la prima con “24 maggio 1900”, uno spettacolo dedicato ai numerosi capolavori di Eduardo De Filippo, rappresentato con successo anche nella rassegna “Dei Barbuti” di Salerno, oltre che al teatro Cilea di Napoli. Poi, con la regia di Gigi Savoia, sono stata tra i protagonisti di un caposaldo del repertorio di De Filippo, ovvero la commedia “Ditegli sempre di sì” che è stata molto apprezzata dal pubblico. Sicuramente è stata una bella esperienza perché Savoia è tra i migliori interpreti del repertorio Eduardiano: da lui ho appreso tanto per la mia formazione artistica.»
Hai partecipato due volte a “Sanremo Giovani”: come sono state queste esperienze?
«Belle, forse troppo premature per la mia età visto che ho preso parte la prima volta a 13 anni, nel 1996, e la seconda a 16 nel 1999. Ho imparato tanto da queste due esperienze perché in ambito musicale mi hanno insegnato molto. E poi ho avuto occasione di farmi apprezzare da discografici di spessore appartenenti ad importanti major: l’importante è rimanere impressi nelle loro menti. Tuttora mi capita di avere occasione di incontrarli a grandi eventi e si ricordano perfettamente di me, dimostrandomi grande stima.»
Oggi sappiamo che stanno andando molto forti i talent musicali, come li consideri?
«I talent sono una importante vetrina per i giovani che desiderano intraprendere la carriera musicale. E’ anche vero che si è un po’ persa la tradizione: una volta le case discografiche affiancavano un giovane artista “interessante”, colui che non aveva mai avuto l’opportunità di mostrarsi al grande pubblico. Oggi, chi non ha l’opportunità di far parte di un talent, resta definitivamente nell’anonimato, senza avere possibilità di potersi mettere in mostra.»
Hai da poco ricevuto una nomination per il “Rome web festival”, di cosa si tratta e cosa pensi dei premi in generale?
«Sono molto contenta di questa nomination: sono candidata come “Miglior attrice” per il cortometraggio sociale “Napoli nel cuore”, tratto dall’omonimo libro di Tina Piccolo e Giuseppe Nappa, per la regia di Giuseppe Cossentino. E’ per me un motivo di grande soddisfazione sapere di essere tra le 5 attrici più gettonate per quel che riguarda i cortometraggi sociali, tenendo presente che il “Rome web festival” è una manifestazione internazionale. Credo che i premi servano a gratificare l’artista, a spronarlo a migliorarsi. Che ben vengano.»
Quale esperienza artistica ti è rimasta nel cuore?
«Ogni esperienza occupa un piccolo spazio nel mio cuore. Il musical “Quartieri Spagnoli”, in particolare, mi è rimasto dentro perché è stato lo spettacolo del mio debutto nel mondo del teatro. Ma ogni spettacolo al quale ho preso parte mi ha regalato grande soddisfazione rimanendo ben impresso nella mia memoria. Non da ultimo “2 ore all’alba”, che mi vede protagonista femminile al fianco dell’ex pugile Patrizio Oliva, con il quale ho partecipato ad una lunga tournée in tutt’Italia, con tappe nei teatri “Eliseo” di Roma, “Nuovo” di Milano, “Cardinal Massaia” di Torino e tanti altri ancora.»
Hai lavorato con tanti artisti, ma c’è un maestro nella tua vita?
«Direi più di uno, da ognuno ho “preso” qualcosa. Cito con piacere Nello Mascia che mi ha diretta in “Festa di Piedigrotta” di Viviani, Gianfranco Gallo per “Quartieri Spagnoli” ma anche Pino Insegno e Gigi Savoia.»
Sei un’artista completa sai cantare e recitare, hai anche condotto una trasmissione televisiva ma dovendo fare una scelta tra le arti quale scegliresti?
«Non scelgo, metto tutto sullo stesso piano. Devo però dire che alla conduzione mi sono cimentata nel format televisivo “Targati Napoli” su Napoli Live: più che conduzione, direi che si è trattato di un vero e proprio momento di divertimento con i colleghi che hanno partecipato al programma.»
Cosa sogni ancora per il tuo futuro?
«Avere sempre la possibilità di lavorare nel mondo dello spettacolo e conoscere sempre artisti diversi per arricchire il mio bagaglio professionale.»