Arcobaleno pazzo, dell’artista Monica Palumbo, al Vibes on the beach di Miseno dal 16 al 18 luglio
Ventitré le opere esposte alla prima vernissage di Monica Palumbo, “Arcobaleno pazzo”, al “Vibes on the beach” di Miseno, dal 16 al 18 luglio, dell’artista Monica Palumbo. Nata nel 1976, studia economia aziendale perché guidata dal padre Edoardo, ricercatore di matematica applicata, col quale vive un profondo rapporto affettivo, che non le impedirà, successivamente, di dare ampio sfogo alla sua creatività. Questo scontro tra razionalità ed irrazionalità è presente in “La matematica”, tela che rappresenta appieno, mediante i due simboli – la lumaca, da una parte, e il fiore che diventa girandola, dall’altra – la profonda differenza tra i due caratteri. Donna molto emotiva, sensibile, solare, grazie alle sue tele riesce a percorrere un cammino introspettivo che la porterà progressivamente dalla sofferenza alla gioia: in esse si ritrova la continua ricerca di stabilità e certezze, come dimostra “Le coincidenze naturali”, in cui i tre fiori dipinti, aventi verso opposto, ritagliano una porzione di spazio ben delimitata, e da cui si evince il rapporto madre-figlia. Grazie all’incontro col marito, Luca Fabrizio, a cui dedica “Madagascar”, tela 70 cm x 90 cm, in cui mescola acrilici, brillantini e riso, si ha la seconda fase dell’artista, il cui percorso autobiografico si evince in ogni opera: da “Le sorelline”, dedicata alle figlie Silvia, primogenita, e Caterina, alla “Natività 2009”, che si contraddistingue per l’uso dei colori ad olio e l’applicazione di pailettes e brillantini, all’ “Autoritratto”, dove la chioma triangolare e squadrata rappresenta il bisogno di equilibrio. Insieme ad “Arcobaleno pazzo”, tali due tele introducono il visitatore della mostra ad un cammino graduale verso la crescita psico-figurativa della pittrice. Monica Palumbo inizia a dipingere per un bisogno innato di esprimersi e, come dichiarato la critica Lina Lupoli, ha tutte le carte in regola per farlo. Ad ottobre è in programma la sua seconda mostra. Presenti in sala, oltre agli amici e ai colleghi di lavoro, l’editore di “Napoli News Magazine”, Sergio Angrisano, e la figlia di Luciano De Crescenzo, la riservata Paola. Con uno sguardo dolce, ammira anche lei l’esplosione di colori che avvolge l’intero spazio circostante. Ciò che contraddistingue l’artista, amante di Manet, Monet, Picasso e Van Gogh, è infatti una solarità ed una voglia di dar luce ad una profonda emotività, e l’uso di una tecnica mista – e di vari materiali – che rappresentano la turbolenza, e la creatività, di una fase ancora iniziale dell’artista, ma non per questo meno importante.
A cura di Lidia Ianuario