Assegnati a personaggi illustri il premio dedicato al grande economista Guido Dorso.
La cerimonia della consegna dei premi “Guido Dorso” 2011 in ricordo dell’illustre economista è avvenuta, come ormai di consueto da anni, ospitata dal Senato della Repubblica, presso la sala Zuccari di palazzo Giustiniani,
L’intervista rilasciataci dal presidente dell’Associazione Dorso, Nicola Squitieri ha messo in luce tutti i valori ed obiettivi che personaggi di spicco, come quelli che hanno ricevuto questo premio giunto alla sua XXXII edizione, hanno realizzato e realizzano nell’interesse della nostra Società.
Nicola Squitieri afferma.”La XXXII edizione del Premio conferma – attraverso il rinnovato patrocinio del Senato della Repubblica – quel rapporto di consolidata collaborazione che si è instaurato da oltre un decennio con l’associazione che promuove l’iniziativa. Collegare quest’ultima ad una delle massime istituzioni della Repubblica significa per noi voler mantenere sempre alta l’attenzione del Paese nei confronti di una problematica che è stata per troppo tempo assente dall’agenda politica. Il nostro impegno che oggi confermiamo, ancora una volta, è quello di voler sempre più ricercare le migliori energie del Mezzogiorno rendendole visibili e segnalandole all’attenzione dell’intero Paese.
Nel corso degli anni la celebrazione al Senato del Premio Dorso ha rappresentato così un significativo appuntamento culturale, particolarmente atteso, anche come preziosa occasione per discutere di Mezzogiorno, onorando le varie eccellenze del territorio, in una sede che vide la nascita della nostra Costituzione, quella Costituzione che fissò le regole e i valori fondanti del nostro stare insieme.
Al Presidente del Senato, Renato Schifani va quindi la rinnovata gratitudine dell’Associazione Dorso per aver voluto confermare, con sensibile attenzione da autorevole meridionale e convinto meridionalista, questo prezioso rapporto di collaborazione. In questa direzione non possiamo che guardare con particolare interesse l’iniziativa promossa dal Presidente Schifani di istituire presso il Senato una sorta di Osservatorio per il Mezzogiorno che possa offrire un concreto contributo alle soluzione delle problematiche del nostro Sud.”
A Squitieri chiediamo quale è l’attenzione che le Istituzioni riversano su questo premio.
“Al premio le istituzioni hanno aderito con grande interesse. Un vivo ringraziamento desidero rivolgere a quanti hanno fatto pervenire la loro adesione primo fra tutti il Presidente della Repubblica, Napolitano, destinatario nel 1998 del Premio Dorso.
Le celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia hanno visto quest’anno, grazie ad una meritoria iniziativa della Svimez – destinataria, nel 2006, della Targa del Presidente della Repubblica – la realizzazione di un importante momento di coesione tra le istituzioni meridionaliste che hanno dato vita ad una prima comune riflessione critica sulla questione meridionale, così come anche da noi più volte auspicato. Le associazioni hanno rivolto un appello al Paese in cui ribadiscono la necessità di rafforzare la coesione economica e sociale come condizione essenziale per un unitario ed equilibrato sviluppo. All’importante anniversario abbiamo voluto dedicare un numero speciale della nostra Rivista che ha ospitato gli scritti di alcuni degli autorevoli componenti del comitato scientifico dell’Associazione per un primo approfondimento delle tematiche legate al binomio Unità nazionale e questione meridionale, una questione che – come ha ricordato lo stesso capo dello Stato – resta ancora oggi una grave incompiutezza del processo unitario e che impone a tutti una rilettura obiettiva e rigorosa delle cause che l’hanno generato.
Sempre in occasione dei 150 anni della nostra Unità Nazionale, la commissione giudicatrice del Premio ha inteso assegnare un riconoscimento speciale all’Istituto – presieduto dal prof. Antonio Iodice – per gli studi pubblicati nel corso di quest’anno di celebrazioni; studi che assumono per il loro valore scientifico e culturale, un rilievo particolarmente significativo.
Anche per questa 32ma edizione, il presidente della Repubblica ha voluto confermare l’assegnazione di un suo personale riconoscimento ad una istituzione del nostro Mezzogiorno. L’Associazione Dorso ha così indicato l’ Osservatorio Banche-Imprese di Bari, presieduto dal cav. del lav. Michele Matarrese, quale destinatario della Targa del Presidente Napolitano. L’Osservatorio rappresenta un importante punto di riferimento nel settore degli studi economici legati al territorio meridionale.”
Come ed a quali altri personaggi viene assegnato questo premio?
“E’ stata creata una commissione giudicatrice alla quale desidero fare un rinnovato ringraziamento per il lavoro svolto – continua Squitieri – questa è composta dal prof. Andrea Amatucci, presidente del comitato scientifico: dal prof. Massimo Marrelli. rettore dell’Università degli studi di Napoli “Federico II” e dal prof. Luciano Maiani che ha lasciato l’incarico di presidente del CNR ed al quale rivolgo il nostro grato saluto, saluto che estendo al neo presidente del CNR prof. Francesco Profumo con i rallegramenti e gli auguri di buon lavoro nell’espletamento dell’alto prestigioso incarico.
L’associazione Dorso, confortata dalla collaborazione offerta dal Comitato scientifico, prosegue la sua attività nel portare avanti un programma che vede accanto alla celebrazione del Premio, anche una impegnativa attività editoriale e di studio che quest’anno si è, in particolare, concretizzata con la pubblicazione e la presentazione presso la sala consiliare del Comune di Sorrento della tesi di Laurea di Silvia La Mura destinataria della 31ma edizione del Premio Dorso, sull’antropologo sorrentino Gaetano Amalfi.
Anche in questa edizione, i Premi Dorso, secondo quanto previsto dalle finalità della iniziativa, sono stati conferiti – contestualmente alla giovane neolaureata Angela Puopolo – in un ideale passaggio di testimone – a personalità che, nel Mezzogiorno e per il Mezzogiorno, con altissimo valore professionale e umano operano nelle varie realtà sia del nostro Paese che dell’Estero: dalle istituzioni alla cultura, alla ricerca, all’imprenditoria. Desidero così ricordare i premiati di questa 32ma edizione: Enrico La Loggia, Aldo Masullo, Lidietta Giorno, Achille Basile, Umberto Petitto, Gigi Di Fiore e Louis Freeh. A quest’ultimo in particolare, voglio esprimere un sincero grazie per il suo profondo attaccamento all’Italia, concretizzatosi anche attraverso un forte impegno nella lotta alla criminalità organizzata che ancora oggi purtroppo nel nostro Sud rappresenta un pesante ostacolo alla legalità ed ad ogni processo di crescita economica.
Ancora una volta l’ importante testimonianza professionale e umana dei destinatari del Premio Dorso , viene così oggi onorata da un riconoscimento, nel nome di un insigne meridionalista, che consente loro di entrare a far parte di diritto di quel. prestigioso albo d’onore e che li vede insigniti di diritto del titolo di . Un titolo che certamente li accompagnerà ad affrontare, nei rispettivi ruoli, le decisive sfide che si aprono per il Sud nei prossimi anni, a cominciare dalle nuove norme previste dall’entrata in vigore del Federalismo fiscale.
Una occasione storica quest’ultima per la vita politica-amministrativa del Mezzogiorno che dovrà portare ad un ritorno dell’etica della politica – cosi come auspicato da Guido Dorso – e ad una forte responsabilizzazione delle classi dirigenti locali per un rinnovato processo di sviluppo unitario. I dati sempre più allarmanti forniti dalla Svimez soprattutto per quanto riguarda l’occupazione dei nostri giovani nel Mezzogiorno, registrano che due su tre sono senza lavoro, mentre cresce il numero degli inattivi, di quelli cioè che un lavoro non lo cercano più. Si tratta di una situazione che crea seri motivi di drammatica emergenza sociale e democratica e testimonia l’aggravarsi del perdurante divario di sviluppo tra Nord e Sud del Paese.
Cosa auspica l’Associazione Dorso?
“In questa prospettiva occorrerà sempre più realizzare, ai vari livelli – dice ancora Squitieri – una grande azione sinergica e solidale, in una parola, , nella consapevolezza che la politica siamo anche tutti noi. Il nostro auspicio è che il Mezzogiorno entri a far parte di diritto del programma prioritario dell’intera classe politica e dirigente del Paese, con un approccio nuovo aperto all’area euro-mediterranea, cosi come da più parti sempre auspicato e mai pienamente realizzato. Sarà anche necessario però che in questo contesto l’Europa in particolare, alla luce della crisi mondiale dei mercati, realizzi un epocale rilancio della sua politica per non rischiare un completo fallimento degli stessi obiettivi per cui nacque la Comunità.
A cura di Cinzia Loffredo