Bargnani si travesta da mago ma non ferma Miami
L’azzurro realizza 27 punti ma i suoi Toronto Raptors (17-35) cedono in casa contro gli Heat (37-13) per 113-101. Il lungo romano, titolare per 38’43«, chiude con 10/17 al tiro (3/4 da 3 punti), 1 rimbalzo e 1 assist. Toronto può contare anche sui 28 punti di DeMar DeRozan: troppo poco per fermare la seconda forza della Eastern Conference, che marcia con i 30 punti a testa di Dwyane Wade e Chris Bosh e i 26 di LeBron James.
L’inizio della serata somiglia ad un incubo per i Raptors: Miami scappa subito sul 18-4 e Bargnani, poco reattivo, viene spedito in panchina per gran parte del primo periodo. La situazione per l’azzurro cambia nel secondo quarto: arrivano i primi punti e un contributo tangibile in difesa. Dopo l’intervallo, il ’magò esplode con 14 punti che consentono ai Raptors di tener testa alla corazzata della Florida. Wade, che dedica la prestazione ad un nipote ferito giovedì in una sparatoria a Chicago, firma nel quarto periodo il nuovo e decisivo allungo: Miami prende il largo e tocca a Bosh, ex di turno, inchiodare la schiacciata che fa calare il sipario.
«Nel quarto periodo contro Denver abbiamo difeso alla grande. Stavolta, invece, non ci siamo riusciti. Non abbiamo arginato Wade, James e Bosh che sono grandissimi giocatori: hanno fatto girare molto bene il pallone, hanno meritato di vincere», dice Bargnani alla fine del match. «In attacco abbiamo fatto un buon lavoro per tre quarti di gara, alla fine hanno vinto i migliori», ripete.
Il successo consente a Miami di rimanere nella scia dei Chicago Bulls (42-11), miglior squadra della lega e, ovviamente, della Eastern Conference. I tori, sempre privi dell’infortunato Derrick Rose, superano i Detroit Pistons (18-33) per 83-71 con i 20 punti di Luol Deng e i 19 (con 12 rimbalzi) di Joakim Noah. Nel ricco programma della serata, menzione speciale per la vittoria che i Dallas Mavericks (30-23) colgono per 100-98 sul parquet degli Orlando Magic (32-20). I campioni in carica ringraziano Dirk Nowitzki, che firma 28 punti e realizza il canestro decisivo a 5″9 dalla sirena.
Antonio Ilardo