Beyoncé snaturata da Roberto Cavalli
La cantante privata delle sue curve dalla maison italiana
La moda, si sa, ci ha abituato a continui cambiamenti estetici e non tutti sono riusciti al meglio.
Dagli anni ’50 ad oggi la figura femminile è andata modificandosi man mano che cambiavano le epoce e con l’andare avanti degli anni la forma fisica della donna è andata assotigliandosi sempre più fino ad arrivare alle accuse, piuttosto comprensibili, che urlavano all’anoressia di certe modelle.
Dopo continue smentite e provocazioni il mondo della moda è sempre riuscito ad uscirne indenne modificando, di tanto in tanto, il proprio stile oppure smussando gli angoli di talune scelte.
Ultimo, solo in ordine cronologico, lo stilista nostrano Roberto Cavalli che si è ritrovato bombardato di accuse da parte degli utenti Facebook per un disegno raffigurante la cantante Beyoncé , e il suo Mrs. Carter Show World Tour, in modo del tutto snaturata nelle forme.
Il disegno raffigura Beyoncé praticamente ritoccata e ridotta ai minimi termini, con gambe lunghissime, quasi più lunghe del busto, e priva di qualsiasi curva che la caratterizzasse.
Il risultato è stato, ovviamente, disastroso alzando un enorme polverone di critiche dalla community tanto da dover spingere lo staff della maison Cavalli a “giustificarsi” con una comunicazione ufficiale pubblicata sulla propria pagina Facebook.
“Cari fans,
Vorremmo chiarire che l’immagine dell’abito creato da Roberto Cavalli per Beyoncé è un figurino, non una foto. Perciò ha solo lo scopo di essere una visione stilizzata ed artistica.
Roberto Cavalli ama le donne, e più di chiunque altro ha sempre esaltato e messo in evidenza la forma femminile attraverso le proprie creazioni, fondando il suo marchio basandosi sulla glorificazione della sensualità e della femminilità.”
Ma, neanche dopo queste parole, la community si è calmata definendo la giustificazione non credibile e giudicando il “figurino” di cattivo gusto.
Una presa di posizione compresibile, quella degli utenti, ma probabilmente un tantinello esagerata…
Elisabetta Rasicci