” BONJOUR TRISTESSE “

Cara Rossella,
non capisco le scelte folli di mia figlia! Fidanzata per anni con un ragazzo simpatico, brillante, allegro, solare sempre pronto alla rossella 1battuta ed allo scherzo, lo ha lasciato per un giovane scialbo, riservato, timido e fondamentalmente triste. Tutti noi abbiamo manifestato il nostro disaccordo per questa scelta, ma lei difende questo ragazzo e si giustifica dicendo che non c’é paragone intellettivo ed emozionale con l’altro, perché questo si dimostra profondo, intelligente, altruista mentre l’altro era superficiale, stupido ed egoista. Ti confesso che siamo preoccupati perché pensiamo sia un depresso e non vorremmo che nostra figlia possa aver fatto una scelta sbagliata, motivata da un momento di impulsività.

Marcella

Cara Marcella,
Innanzitutto penso che tua figlia debba scegliere lei il suo compagno di vita senza condizionamenti familiari. I giornali, la moda, i programmi televisivi promuovono solo simboli di felicità, contentezza, allegria, consigliando di perseguire il piacere ad ogni costo. Bisogna distrarsi, essere sempre brillanti e simpatici, in ogni momento, in ogni situazione, anche a rischio di assumere farmaci che stabilizzino l’umore con le relative conseguenze ed assuefazione!
La tristezza, come la malinconia,vengono bandite. Le persone tristi e malinconiche non sono gradite, vengono allontanate, messe al bando, spesso considerate nocive e nefaste. Eppure questi stati d’animo sono necessari alla creatività, a tutto ciò che induce ad esplorare il mondo dell’immaginazione, di andare oltre le apparenze. Sappi che nei momenti di infelicità i grandi artisti hanno creato le proprie opere più famose! Infatti tutto ciò che é arte e cultura solitamente nasce da questo sentimento, da questo stato d’animo. Artisti e saggi ben lo sanno, proprio perché attraverso queste emozioni superano la realtà e percepiscono la vita con un altro linguaggio, più profondo, più intimista, forse più vero. E ti prego, non fare l’errore di confondere la tristezza con la depressione : sono due cose completamente diverse. La depressione é un disturbo debilitante che va curato e seguito; la tristezza fa parte delle emozioni e rende non solo la persona più saggia ed attenta ma anche più sensibile e generosa verso gli altri. Tranquillizza le persone di famiglia e rasserenati. Col tempo capirai che tua figlia ha fatto non solo una scelta d’amore che va rispettata, ma anche, con profondo discernimento, una valutazione adeguata alla sua maturità, che la renderà felice ed appagata nell’intelletto e nelle emozioni.

Rossella Argo

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