IL GIRO D’ITALIA PARTE DA NAPOLI, CHE SPETTACOLO! DE MAGISTRIS: “ANDARE IN BICICLETTA FA BENE E SI FANNO ACCHIAPPANZE”
4 Maggio 2013, non una data come le altre.
E’ partito sabato mattina da Napol il 96esimo Giro d’Italia ed ha colorato di rosa tutta la città, con numerosi punti della gazzetta dello Sport, portando una scarica di adrenalina a tutto l’ambiente partenopeo.
Napoli è “mille culure”, scrive Pino Daniele in una sua celebre canzone, ed in effetti oggi più che mai le 207 maglie colorate dei ciclisti partecipanti ce lo hanno ricordato. 23 squadre composte da 9 corridori l’una si preparano ad affrontare circa 3500 km di percorso che si concluderà il 27 maggio a Milano; 173 nazioni collegate in tutto il mondo potranno gustarsi lo spettacolo del Giro d’Italia ed a Napoli c’è stato già un primo assaggio.
In migliaia sono accorsi sul lungomare di Via Caracciolo per assistere a questo evento quasi inedito per i napoletani. Risale infatti a quasi 50 anni fa la prima ed ultima volta che il giro è partito dalla Città del Sole.
Non sono mancati i capitomboli in pista, ma per fortuna non a causa di buche del manto stradale che si era provveduto nei giorni scorsi a sistemare. Chi preparava feroci critiche all’amminstrazione ha dovuto ricredersi: l’immagine della città di Napoli è intatta, più scintillante che mai, e l’organizzazione dell’evento è stata impeccabile.
Dopo il via suggestivo e adrenalico, per il pubblico ed i fotografi, la gara è entrata nel vivo ed hanno preso il largo sette uomini, tutti a caccia dei primi punti per la maglia di miglior scalatore in cima alla salita di via Posillipo: Bonnafond, Mestre, Canola, Keizer, Bulgac, Visconti e Wurf hanno scandito il ritmo dei primi giri sul circuito di 16 chiloimetri, arrivando a guadagnare un paio di minuti, finché non hanno deciso di tirare i remi in barca e farsi riprendere.
Alla fine, sfrecciando a 70 km/h, è arrivato il nome più atteso per la prima maglia rosa: Mark Cavendish ne aveva di più di tutti e nella parte conclusiva della gara la sua andatura, fin lì un pò sorniona, è esplosa recuperando tutte le posizioni.
Il britannico ha dovuto ricostruire più volte la sua volata dopo un buco causato dal suo compagno Steegmans e un blocco dei Radioshack che l’ha costretto a restare dietro al gruppetto di testa. Ma nonostante tutto l’ex iridato è riuscito in extremis a mettere la sua ruota davanti a quella di Elia Viviani che ,pochi centimetri più indietro, non può far altro che prendere a pugni il manubrio della sua bici per l’occasione spreacata.
Nella seconda Tappa del 5 maggio i corridori sono approdati sull’isola di Ischia per continuare il Giro d’Italia e, contestualmente, delle meraviglie della regione Campania.
Si è corsa la chrono squadre su un percorso di 17,4 km con partenza da Piazza Antica Reggia di Ischia ed arrivo a Forio, passando per l’unica vera ampia careggiata di Casamicciola Terme. La piacevole “passeggiata” tra le stradine strette dell’isola verde ha certificato la superpotenza del Team Sky , capitanata da Sir Bradley Wiggins. Asfaltata la concorrenza di Vincenzo Nibali e la sua Astana arrivata terza al traguardo a 14″ dagli inglesi. La sorpresa è rappresentata dalla Movistar, seconda all’arrivo a soli 9″, anche se sembra poco probabile che gli spegnoli possano reggere questo ritmo fino alla fine, rivelandosi dei seri antagonisti alla vittoria finale.
Sorpresa anche per la maglia Rosa che passa da Cavandish al siciliano Salvatore Puccio, sebbene in principio il Team avesse scelto un altro uomo.
“Bradley aveva deciso di regalare una possibile maglia rosa a Dario Cataldo, ma probabilmente non abbiamo studiato bene il regolamento. Io mi sono trovato davanti e ora sono la maglia rosa – commenta quasi incredulo Puccio – ma sono contento, ringrazio la squadra e spero di mantenere la maglia nella prossima tappa”.
Ma non sarà facile.
Al terzo giorno di corsa la difficoltà del percorso aumenta sensibilmente lungo i saliscendi della costa campana. L’altimetria del Giro d’Italia 2013 comincia,quindi, già a muoversi. Niente di terribile, ma in ogni caso una tappa a cui prestare molta attenzione, anche per le caratteristiche del territorio, non proprio ameno quanto il panorama che si potrà godere dalle curve del percorso.
Si parte dalla splendida Sorrento, il centro turistico per eccellenza della provincia di Napoli.
Cuore della città è piazza Torquato Tasso, dove spicca la statua dedicata al poeta sorrentino. Dopo un breve circuito cittadino la tappa attraversa la penisola sorrentina. Superati i Piani di Sorrento la tappa approda all’altro versante della penisola per poi pedalare verso la costiera amalfitana: e’ un tratto spettacolare, conosciuto in tutto il mondo per i paesini aggrappati alla costiera con i loro caratteristici alberi di limoni.
Un ritorno di immagine garantito in tutto il mondo, come auspica il Sindaco di Napoli Luigi De Magistris.
La febbre da Giro d’Italia sale ed anche per le strade si notano molte più biciclette.
La buona notizia è che ci si improvvisa ciclisti anche per spostamenti quotidiani, preferendo le due ruote pulite della bici allo smog di auto e moto.
“Una bella pedalata fa bene al corpo e alla mente, perchè ci fa dimagrire e ci fa rimanere in forma” ha detto De Magistris alla presentazione dell’evento che ha poi aggiunto: “Speriamo che la bici possa essere sempre di più un mezzo di trasporto perchè in bici si sta meglio, si risparmia, si conoscono le persone e si fanno acchiappanze”
Una cartolina da Napoli, a dir poco unica, fatta di sport, di mare, sole e voglia di… vivere!
A cura di Andrea Calvello