Caraibi: in crociera, fra lusso e avventura
Il bagno con i delfini, la cena gourmet, le giornate da pirata Morgan. E le notti da grand hotel. Inutile pensare di dimagrire. In crociera non accade. Mai. Perché la cucina è ottima e i pasti “regolari”. La dieta? Prima o dopo. Vietati i timori per il mal di mare. I dispositivi antirullaggio e le tecnologie sofisticate delle navi evitano ogni problema. Eventualmente, la medicina – anche omeopatica – forrnisce preparati che cancellano ogni ansia.
E’ come provare ad arrampicarsi su pietre scivolose. Ma su duecento metri di cascate naturali, scalini digradanti verso il mare alla fine di un fiume. Sono le Dunn’s River Fall, attrazione giamaicana di Ocho Rios. Si può cadere come birilli in questa scivolarella un po’ azzardata, soprattutto nei confronti della natura.
Il sole d’inverno, lungo una delle rotte più affascinanti, non si può assolutamente perdere. Il mar dei Caraibi offre le emozioni di un mondo felice: colori, suoni, profumi. E spiagge meravigliose. Per esplorare fondali con bombole o solo maschera e pinne, affrontare le rapide o, semplicemente, rosolarsi al sole e farsi viziare a bordo.
Non sono navi, ma grattacieli galleggianti. Così, tanto per avere un’idea: MSC Poesia, che naviga nei Craibi, è lunga 293,8 metri, alta 50 e larga 32, ha 1.275 cabine per 2.550 passeggeri. Ha 16 ponti, oltre 22mila metri quadrati di aree pubbliche, 1.500 metri quadrati dedicati alla spa, autenticamente balinese. Viaggia ad una velocità di 23 nodi.
Si parte da Fort Lauderdale. Dove conviene prendersi qualche ora per una fra i più grandi e convenienti outlet del mondo. Perfino il cibo è in offerta speciale e si può mangiare dalla pizza al kebab, dagli spaghetti cinesi ai frullati. E poi Miami è a poco più di un’ora di macchina.
Sempre in Florida, a Key West, la casa museo di Ernest Hemingway, che visse qui anni felici dal 1931 al 1961. Volendo si può anche fare un breve giro con un semisommergibile, per esplorare i fondali senza neppure bagnarsi.
Numerose spiagge sono intitolate a santi. Forse perché sono veri e proprio paradisi. Saint-Martin è il Caribe Francese: belle spiagge e Marigot, vivace capitale molto amata da Luigi XVI. Da st. Thomas, perla delle Isole Vergini, si può raggiungere St. John e qui perdersi nella meraviglia di Trunk Bay, un’altra delle spiagge più belle del mondo.
Una delle esperienze più emozionanti si fa al Dolphin Cove di Ocho Rios, ora c’è una nuova sede a Negril. Spiegazione degli istruttori e poi bagno con i delfini: foto e film a ricordo dell’incontro ravvicinato. Baci compresi.
Roatan è una splendida isola al largo delle coste dell’Honduras. Fu il covo del pirata Henry Morgan ma oggi è conosciuta soprattutto per West Bay, tra le dieci spiagge più belle del mondo. Se fra le tappe c’è Panama, non c’è da vedere soltanto il canale. Vagare fra la Vieja, con le rovine del Cinquecento e Seicento, la Coloniale e la Moderna con i grattacieli in mezzo agli oceani. Acquistare un Panama, il cappello per proteggersi dal sole e dal caldo: l’ala deve essere di 6 centimetri.
Cartagena è patrimonio dell’Unesco, uno dei più importanti centri di insediamento spagnolo nelle Americhe. E segno della rinascita culturale della Colombia. La Cattedrale, il Forte San Felipe sono meraviglie da non perdere.
Nella giungla tropicale c’è lo splendore messicano di Cozumel, rovine Maya sul mare. Scelta più disimpegnata l’ecopark Xcaret: con i bambini attenzione alle iguane che sbucano ovunque. Innocue ma brutte: possono mettere paura.
Invece della Dunn’s River Fall, meglio Rose Hall, dove viveva e ora si agiterebbe lo spirito di Annie, bella strega bianca irlandese che in sette anni fece fuori tre mariti, e una quantità di schiavi neri. Finché uno la strangolò. La villa, bellissima, prima di Montego Bay, fa un effetto strano e sinistro. Nei sotterranei, un piccolo museo con testimonianze della sua “presenza”.
Normalmente in serata si salpa, cena rigorosamente a bordo. Sulla MSC Poesia c’è il ristorante à la carte L’Obelisco, che fa parte dei Ristoranti del Buon Ricordo.
Il brindisi del tramonto è sulla prua che solca l’oceano. Braccia larghe e sorriso radioso per la foto ricordo. Cedere alla banalità, qualche volta nella vita… E lasciare che le solite tre gocce raggiungano l’Oceano: fa piacere a Poseidone.
Non c’è nave, inoltre, che non abbia una o più discoteche a bordo. E poi diverse lounge con musica jazz, latina, swing e piano bar. E nei Craibi, salsa e merengue a volontà.
Roberta Morano