Centro delle malattie del fegato: la competenza al servizio dell’innovazione
Dal I luglio 2008 è attivo presso l’ospedale “Buon Consiglio” Fatebenefratelli di Napoli il Centro per le Malattie del Fegato, sotto la responsabilità del dr. Antonio Ascione, tale unità afferisce al Dipartimento di Medicina Interna diretto dal dr. Andrea Fontanella. Il dott. Antonio Ascione, ex-primario del Reparto di Epatologia dell’A.O. Cardarelli, ha posto come obiettivi principali del nuovo Centro Epatologico quelli di assistenza ospedaliera al pubblico e di ricerca scientifica sperimentale. L’attività assistenziale si concretizza in consulenza specialistiche per i pazienti ricoverati nei diversi reparti di degenza della struttura ospedaliera. Inoltre è stato attivato un reparto di degenza ordinaria dedicata esclusivamente a pazienti affetti da patologia epatica. Affiancata all’attività assistenziale la nuova unità svolgerà anche ricerca scientifica sperimentale. Sono già in corso numerosi studi di fase III, grazie ai quali verrà valutata l’efficacia di nuovi farmaci sperimentali non ancora in commercio. Tramite lo sviluppo dell’attività scientifica si spera di migliorare l’assistenza ai pazienti affetti da epatopatia con l’utilizzo di farmaci sicuri per l’incolumità del malato ed inoltre di ottimizzare le future terapie farmacologiche. Il servizio si avvale anche della collaborazione di altre figure professionali, il dr. Luca Fontanella specialista in Geriatria, che si occupa dell’attività medica e di diagnostica strumentale, avvalendosi di un metodiche innovative, non invasive come il FibroScan che permette la valutazione della fibrosi epatica sostituendo, in alcuni casi, la biopsia epatica. La dr.ssa Simona Strudel, biologa, che si interesserà principalmente dell’attività di laboratorio di biologia molecolare con la valutazione della replicazione virale tramite l’analisi dell’ HBV-DNA ed HCV-RNA. Il Centro per le Malattie del Fegato fornirà, a breve termine, assistenza anche agli utenti esterni attraverso l’implementazione di un ambulatorio dedicato.
A cura di Maria Pinto