Cervicale: i rimedi più indicati
Si definisce, impropriamente cervicale, ma in realtà, il termine corretto per indicare questo disturbo, che interessa più di dieci milioni di italiani, è artrosi cervicale. Una vera condanna per la maggior parte della popolazione che ha superato i 60 anni, alle prese con fastidi e doloriquotidiani in corrispondenza della parte superiore della colonna vertebrale. Ma chi è davvero l’artrosi cervicale? Ecco i principali sintomi e i rimedi più efficaci.
L’identikit della malattia
“Soffro di cervicale” è una frase che tutti hanno sentito, una o più volte pronunciare da amici, parenti e genitori. Dicitura comune, quanto scorretta, per indicare la presenza di una vera e propria malattia, l’artrosi cervicale, che ha nel dolore e nei fastidi solo alcuni dei suoi principali sintomi. Con il termine cervicalgia, invece, si indica un dolore generico al collo.
Si tratta di una malattia degenerativa a carico dei dischi intervertebrali del tratto cervicale, la parte superiore della colonna vertebrale. Tutta questione di tempo, di invecchiamento, o quasi. I dischi vertebrali, cioè gli ammortizzatori posizionati tra una vertebra e l’altra, si assottigliano progressivamente. In questo modo, le due vertebre vicine, non avendo più il “cuscinetto” che modula l’attrito, sfregano tra loro usurandosi.
Il disturbo è il frutto di un processo degenerativo quanto fisiologico. Infatti, la parte alta della colonna vertebrale, quella vicino al collo, per intenderci, è la più mobile e sottoposta a migliaia di sollecitazioni e sforzi quotidiani. Di conseguenza, è anche un “bersaglio” più facile.
I sintomi
Se è vero che il dolore al collo spesso è sintomo della presenza di artrosi cervicale, è altrettanto vero che non sempre la malattia è accompagnata da una sintomatologia dolorosa. Infatti, non sempre è sintomatica.
In alcuni casi, l’artrosi cervicale è causa di forti dolori al collo, dovuti all’usura dei dischi e allo sfregamento delle vertebre, e di altri fastidi, come vertigini o mal di testa, ma non è da escludere l’eventualità che la malattia rimanga silente.
Se il problema è più serio
L’artrosi cervicale, nella maggior parte dei casi non comporta particolari rischi. Due persone su cento, però, che soffrono di artrosi cervicale vanno incontro a una compromissione neurologica. Questa spiacevole evenienza si verifica quando l’artrosi avanzata causa la formazione di osteofiti, escrescenze ossee a livello dei dischi e delle vertebre, che comprimono le radici nervose e soprattutto il midollo nervoso: una struttura che ha sede proprio nella zona cervicale e ha il compito di trasmettere gli stimoli nervosi a tutto l’organismo.
I sintomi da non sottovalutare sono: debolezza nelle gambe, eccessiva stanchezza, impossibilità di fare pochi passi senza avvertire pesantezza agli arti inferiori.
La diagnosi e i rimedi
In caso di dolori, fastidi e altri sintomi anomali, meglio rivolgersi subito al medico, che effettua una visita accurata e, se lo ritiene necessario, prescrive alcuni esami diagnostici, come la Tac o la risonanza magnetica.
La cura in caso di problemi cervicali meno seri, senza compromissioni neurologiche, si basa, soprattutto, sulla somministrazione di farmaci per tenere sotto controllo il dolore nelle fasi acute, come i miorilassanti, gli antidolorifici o gli antinfiammatori.
Molto utile nelle fasi in cui dolori e fastidi non sono presenti, la ginnastica. Da consigliare soprattutto lo yoga, lo stretching e il nuoto. Esistono anche veri e propri esercizi riabilitativi, da fare con l’aiuto di un fisioterapista, che possono risultare molto utili per contrastare i sintomi dolorosi.
A cura di Maria Pinto