Cara Rossella,

In questi giorni di festa, come il Natale, noto una grande differenza tra le persone : molti aspettano con gioia ed allegria questa ricorrenza, altri, tra cui ci sono anche io, avvertono una forte malinconia, un peso sul cuore. Forse sbaglio ad isolarmi, ma ,anche se ancora giovane, cerco di stare sola, senza vedere gente, perché provo fastidio anche ad ascoltare quegli inutili auguri pieni di falsità ed ipocrisia. Speriamo passìno velocemente questi giorni!

Giulia

Mia cara Giulia,

comprendo questo tuo disagio, che, per alcuni aspetti, é anche mio, perché proprio nelle festività si avverte il vuoto, la nostalgia,il ricordo di tempi migliori. Il Natale é la festa della famiglia, degli affetti più cari : ci si riunisce appunto per dimostrare amore e rinsaldarlo. E ‘ ovvio che chi non si trova in questa condizione di tranquillità, di amore, di pace interiore,si senta escluso, emarginato, penalizzato. Così, questa sensazione giá di per sé difficile da accettare, diviene, in queste occasioni, insopportabile.Tutte le ricorrenze, come tutte le ” scadenze” se vissute in momenti difficili, regalano inquietudine. Sapessi quante volte ho meditato di partire il 23 dicembre per tornare a ” feste fatte” e cioé dopo l’Epifania, forse nella speranza di allontanare un ricordo, forse per difendermi, proteggermi da situazioni o persone poco piacevoli, illudendomi che la distanza potesse annullare il dolore, il dispiacere. Scappare non serve, te lo assicuro! I problemi, i pensieri, le continue malinconie continuano a seguirti, ovunque tu vada. Quindi meglio affrontare coraggiosamente le feste, senza temere di star male, senza pensare di creare disagio agli altri, anche lasciando trasparire la propria inquietudine. Cara lettrice impara ad essere te stessa! Non  sempre si riesce a fingere allegria, specie se lo stato d ‘animo non é dei migliori a causa di amarezze, delusioni affettive, problemi familiari o lutti. E allora circondati di pochi, veri, fidati amici con cui non provi disagio ed apri il tuo cuore, cercando di liberarti dal senso di angoscia e di vuoto che rende pesante la tua giovane esistenza.

Rossella Argo

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