Chi segue gli altri non arriva mai primo

gemelleCara Rossella,

sono tremendamente irritata dal comportamento di una amica che conosco sin dai banchi di scuola e che ho ripreso a frequentare perché segue il mio stesso corso universitario. Oltre allo studio siamo accomunate da amicizie in comune e quindi usciamo spesso insieme. Ma lei ha un pessimo difetto : mi copia. E’ diventata ormai una situazione impossibile. Me la ritrovo con la stessa pettinatura, lo stesso taglio, lo stesso abito, gli stivali, la borsa, il trucco. Addirittura la stessa montatura di occhiali! E’ allucinante. Almeno avesse il buon senso di cambiare colore! Tutto identico, nei minimi particolari. Molte volte è capitato che uscendo insieme avevamo stessa borsa, stesso giubbino, calze ricamate uguali! Ovvio che spesso gli amici ci prendono in giro…Vuoi sapere l’ultima novità? Ho fatto l’extension ai capelli perché li avevo tagliati troppo quest’estate (ovvio che se li era accorciati anche lei). Esco dal parrucchiere, la incontro e mi dice “Ma non fa male l’extension ai capelli? Mia madre dice che li indebolisce e ricrescono male”. Colgo l’occasione e le rispondo “Tua madre ha ragione! Non farla. Io sono già pentita”. La incontro due giorni dopo all’università : anche lei l’extension ! Ora è veramente troppo: ormai il solo vederla in lontananza mi infastidisce. Cosa posso dirle, senza offenderla, per farle capire che questo suo comportamento mi irrita?

Valeria

Cara Valeria,

mi rendo conto che hai raggiunto il limite della sopportazione. Appunto per questo mantieni il controllo cercando di comprendere che la tua amica è una ragazza  immatura,molto insicura, con poco carattere, che prende te a modello proprio perché le piaci e vorrebbe somigliarti in tutto e per tutto. Per assurdo dovresti sentirti lusingata, anche se capisco che la situazione col tempo sia divenuta snervante. Specie negli ultimi tempi si vedono in giro tanti “cloni”, persone non dotate di personalità, che si guardano intorno alla ricerca di un “esempio” a cui riferirsi, di una guida, un idolo, un eroe, un mito…Si tratta di persone vulnerabili ed insicure che hanno difficoltà nel crescere, nel diventare mature, che si sentono forti e sicure solo se assorbono le qualità di un altro che piace. Alcune volte potrebbe trattarsi anche di una sopita forma di invidia o gelosia… Tutto dipende quindi dalla ragione per cui è sorto questo “plagio”, ma sicuramente alla base c’è una distorta forma di “ammirazione”.
Noti quanta influenza psicologica esiste sulla gente? Persone che vestono, agiscono, parlano, si comportano a modello di altre famose o di gruppi alla moda? Guardando la tv, leggendo gossip, adottando nuovi look, suggestionati da attori e cantanti famosi, dalle tendenze in voga, seguono come greggi la corrente, copie conformi senza un proprio stile. Fin quando l’esempio si limita a questo, niente di problematico. Diventa invece pericoloso quando l’esponente che si prende a modello commette azioni deplorevoli, si droga, diviene famoso per problemi legali e amorali.  Purtroppo oggi la nostra società sta perdendo i princìpi fondamentali del buonsenso, del rispetto, del giudizio, della prudenza ed anche del buongusto. La paura  di agire secondo propri schemi, secondo la propria morale porta a diventare superficiali e vuoti. Ecco che allora si innesca il “credo” dettato dalla tv, dalle aziende di consumo. Ecco che viene distrutta l’individualità, a favore del personaggio o dell’ “input” del momento. Tornando a te, cara Valeria, ritieniti fortunata. Non appartieni evidentemente alla massa e la tua amica ti emula perché ha nei tuoi riguardi una grande, anche se fastidiosa, “adorazione”. Se tieni alla sua amicizia parla con lei in modo sincero, consigliandole un look che la migliori, che metta in risalto le sue qualità, diverse sicuramente dalle tue, affermando che anche lei è sicuramente capace di crearsi uno stile e che può contare su di te. E’ la sicurezza che manca alla tua amica e se le vuoi veramente bene non allontanarla da te, ma cerca di aiutarla a riconquistare la sua autostima, la capacità di camminare da sola, senza un appoggio psicologico e comportamentale.

A cura di Rossella Argo

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